Palermo

Voleva la processione sotto casa del mafioso, indagato il sindaco di Cerda

Il primo cittadino ha ricevuto l'avviso di conclusione dell'indagine con l'accusa di concussione

di Sergio Randazzo -

Avrebbe tentato di costringere il comandante della polizia municipale a scrivere al questore per ottenere che la processione passasse sotto casa del mafioso del paese: è una delle accuse rivolte a Salvatore Geraci, sindaco di Cerda (Palermo) che è anche deputato regionale da poco passato alla Lega.

Avviso di conclusioni indagini

Il primo cittadino ha ricevuto l’avviso di conclusione dell’indagine con l’accusa di concussione da parte della Procura di Termini Imprese. Abusando dei sui poteri, secondo i pm, il 14 febbraio del 2022 in occasione della processione del Venerdì Santo – che imponeva un itinerario differente rispetto a quello tradizionale che prevedeva il transito vicino casa di un mafioso – avrebbe fatto pressioni per ottenere la deviazione del corteo “al fine di ottenere consenso elettorale da parte della comunità e il favore del Comitato della Madonna Addolorata di Cerda”. In particolare, Geraci avrebbe intimato al capo dei vigili, Giuseppe Biondolillo, di salire nel suo ufficio dove avrebbero “fatto i conti” e l’avrebbe accusato di essergli “andato contro” aggiungendo: “quando parlo io devi stare fermo, zitto e sugli attenti, non gesticolare! Ti ho dato una possibilità e te la sei giocata, tu devi fare ciò che ti dico io! Prendi carta e penna e scrivi al questore e guai a te se stasera per la processione fai una cosa diversa”. Geraci avrebbe anche sottratto il cellulare del comandante della polizia municipale per timore di essere registrato. Il sindaco è anche accusato di varie ipotesi di abuso d’ufficio. Secondo la procura, tra l’altro, il primo cittadino, durante la Sagra del Carciofo non avrebbe fatto pagare i tributi ai commercianti che avevano allestito gli stand in violazione del regolamento comunale, sopperendo alla mancanza di fondi con i contributi ottenuti per la manifestazione e così facendo perdere soldi all’erario.

FOTO TeleVideo Himera