Notizie

Voce ai giovani, loro rappresentano futuro e speranza

Continuano le manifestazioni in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne; nei giorni scorsi, al Teatro Naselli di Comiso, c'è stato un evento organizzato da Fidapa in cui i giovani sono stati protagonisti. Belle e molto mature le riflessioni da loro offerte ed espresse anche attraverso delle opere ed elaborati che sarà possibile ammirare per tutta la settimana

di Chiara Scucces -

Voleva essere un progetto unico, che vedesse protagonisti attivi gli studenti con l’obiettivo di consolidare e coltivare tra i giovani una cultura di prevenzione e contrasto al dilagante fenomeno della violenza di genere. E così è stato al Teatro Naselli di Comiso in occasione dell’evento Voce ai Giovani organizzato dalla Fidapa casmenea nell’ambito delle manifestazioni della giornata internazionale per l’eliminazione contro la violenza sulle donne: protagonisti attivi sono stati proprio i giovani, in particolare gli studenti dell’istituto Carducci che hanno realizzato un ampio ventaglio di elaborati, tutti incentrati sulla sensibilizzazione contro la violenza di genere.

Ospiti della mattinata condotta proprio dagli studenti sono state le istituzioni cittadine, le forze dell’ordine, c’era anche un magistrato per parlare dell’attuale legislazione e tantissimi studenti per manifestare sensibilità al tema della violenza sulle donne e mostrare quanto sia necessario impegnarsi, a più livelli, su questo versante. Più volte in questi giorni ci si è chiesti quanto e se la scuola possano intervenire fornendo modelli educativi supplendo a contesti familiari carenti o implementando ciò che in seno alla famiglia viene trasmesso a livello valoriale. Di questo ne è anche convinta la sindaca di Comiso Mariarita Schembari

di Comiso       

Gli avvenimenti degli ultimi giorni ci pongono davanti ad un serio problema sociale e culturale, ma la risposta della cittadinanza attiva è stata concreta e massiccia. Forse il femminicidio di Giulia Cecchettin è stato spartiacque, anche nella presa di coscienza collettiva, fra ciò che è stato e ciò che potrò e dovrà essere. E non è vero, come sentito dalla dirigente scolastica Lauretta, che questi ragazzi non hanno sentimenti: bisogna saperli vedere, canalizzarli e sostenerli. In realtà hanno le idee più chiare di certi adulti e bisogna imparare ad avere fiducia in loro e in quello che loro rappresenteranno

Le opere a cui hanno lavorato gli studenti dei tre indirizzi del Carducci sono state davvero tante; una giuria tecnica e competente ha scelto i vincitori fra elaborati di grande spessore: al primo posto una staffetta di scrittura creativa “Non è mai troppo tardi”; al secondo una performance teatrale ” Mi chiamo Alice”; al terzo posto un dibattito sulla normativa vigente e sulla nuova legge approvata in Senato. Premiati, comunque, tutti i progetti e i ragazzi che vi hanno partecipato.  In ogni caso per tutta la settimana le opere realizzate rimarranno esposte nei locali della proloco di Comiso.