Attualità
Vittoria fuori da Iblea Acque, ma l’opposizine non ci sta
L'amministrazione ha ribadito che anche per il 2025 non si servirà di Iblea Acque nonostante il comune sia socio. Proprio su questa partecipazione ha sollevato dubbi Fratelli D'Italia
Il comune di Vittoria continua a dire no ad Iblea acque; anche per il 2025 Palazzo Iacono continuerà a non affidare la gestione delle risorse idriche comunali alla società a cui partecipano tutti i comuni iblei, compreso Vittoria che ha una quota parte di poco più del 19% che ne fa il secondo azionista di riferimento. Lo ha ribadito ieri sera in consiglio comunale l’assessore Fabio Prelati, sollecitato da un’interrogazione della consigliera di Fratelli d’Italia Monia Cannata che aveva citato un contributo a fondo perduto e straordinario relativo all’anno 2022 di poco più di 7.300 euro.
Non è rimasta soddisfatta la consigliera Cannata che ha ribadito che prima o poi i costi fissi per il 2023 e il 2024 verranno presentati e che i vittoriesi dovranno pagare, sebbene non soggetti a tutti i disagi che tutti gli altri cittadini iblei sono costretti ad affrontare da mesi, sia per la tariffazione più alta che per le letture inesatte che per le lunghe code costretti a fare per risolvere le questioni.