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Violenza sessuale in casa accoglienza, confermate accuse

Entra nel vivo il processo al prete rogazionista accusato di un episodio di violenza sessuale avvenuto nella casa d'accoglienza Cristo Re di Messina nel 2022. Ieri la 37enne, ascoltata in aula, ha confermato tutte le accuse.

di tcf -

Prosegue il  processo al  49enne sacerdote rogazionista accusato di violenza sessuale nei confronti di una migrante tunisina nel 2022. Un episodio avvenuto nella casa d’accoglienza Cristo Re di Messina. durante la prima udienza sono state ascolatate le prime testimonianze e si è costituita parte civile la vittima, la giovane tunisina che ha denunciato fatti.

La donna, all’epoca 37enne, era arrivata nel 2022 nella casa di accoglienza dell’Istituto di Cristo Re, dopo essere sbarcata nell’isola di Lampedusa, nel settembre del 2020. Nel mese di giugno del 2024 è stata sentita dal Tribunale di Catania, dalla Sezione Immigrazione, e in fase di audizione ha raccontato quanto le era accaduto quando si trovava a Messina nell’estate del 2022.

La ragazza ieri è stata ascoltata in aula e, durante il suo lungo racconto, spesso interrotto a causa dell’altissima tensione, ha confermato tutte le accuse nei confronti del rogazionista che oggi si trova ristretto ai domiciliari in un convento a Napoli.

Durante l’interrogatorio di garanzia, effettuato per rogatoria nella città partenopea, il sacerdote aveva respinto tutte le accuse e si era dichiarato innocente.