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Violenza di genere, “congelata” una legge regionale

La Verdera annuncia ricorso legale per la legge regionale in vigore ma priva di attuazione

di valentina di rosa -

Una legge regionale approvata e in vigore ma mai attuata senza nessuna apparente ragione da un lato e dall’altro, donne vittime di violenza che vedono negato il diritto all’assunzione oggetto della legge. Annuncia per questa una vera e propria battaglia legale con eventuale ricorso al TAR, Ismaele La Vardera, coordinatore di Controcorrente, sottolineando che la mancata attuazione costituisce un atto illegittimo. La norma proposta dal deputato regionale Ismaele La Vardera e approvata dall’Ars estende alle vittime di violenza gli stessi benefici già previsti per i familiari delle vittime di mafia, permettendo loro di essere assunti direttamente dalla Regione, dagli enti locali e dalle aziende sanitarie ed estesa anche ai figli in caso di femminicidio. Lo scopo è quello di garantire alle vittime un’opportunità di indipendenza economica e reinserimento sociale. Chiedono tutela, certezza della pena per i casi di violenza di genere e supporto pieno le vittime. Si tratta di dignità negata, sottolinea Barbara, che parla a nome delle tante donne vittime.