Attualità

Vertenza Versalis, le reazioni al tavolo del Mimit

Fra toni trionfalistici e apocalittici si consumano i commenti al tavolo del Mimit sulla vertenza Versalis di Roma. Eni si sarebbe impegnata nella riconversione e nella salvaguardia dei livelli occupazionali, ma la palla adesso passa alla Regione.

di Chiara Scucces -

I rappresentati del governo sul territorio ibleo e siracusano sono soddisfatti delle risultanze del tavolo di ieri al Mimit sulla vertenza Versalis che coinvolge i siti di Priolo e Ragusa; i senatori Salvo Pogliese e Salvo Sallemi  vedono nella riconversione un primo passo importante per il futuro degli stabilimenti; a stretto giro ci si concentrerà su tavoli regionali in grado di analizzare in maniera capillare il piano di investimenti e i cronoprogrammi dell’azienda. “Siamo consapevoli di essere in una fase cangiante e mutevole per il mercato delle fonti energetiche ma l’obiettivo principale è scongiurare la de industrializzazione e proseguire nella transizione tutelando i lavoratori”, concludono Pogliese e Sallemi. Il loro collega di partito alla Camera, Luca Cannata parla di un risultato, frutto di un dialogo costante tra istituzioni, sindacati e imprese. “La transizione ecologica e la riconversione industriale non devono essere sinonimo di incertezza per i lavoratori, ma piuttosto un’opportunità di crescita e stabilità – sottolinea Cannata -. Grazie al piano di investimenti strategici da parte di Eni, che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro in 5 anni, si gettano le basi per una vera trasformazione, garantendo al contempo la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo è un messaggio importante per i sindacati e per tutte le maestranze: il Governo continuerà a monitorare affinché questi impegni vengano rispettati”. A non avere fiducia, oltre ai sindacati, anche le opposizioni. A Ragusa, il deputato regionale del PD Nello Dipasquale giudica il presidente della Regione Renato Schifani latitante: “Una vertenza importante come quella che riguarda Eni e la riconversione dello stabilimento a Ragusa, tuona Dipasquale, che vede coinvolte centinaia e centinaia di famiglie, non può essere sottovalutata dalla Regione e dal presidente Schifani che non partecipa ai tavoli convocati dal Mimit non dando supporto e non battendosi per chi vede incertezze sul proprio futuro”. “Il 31 dicembre, se non si troverà la soluzione, questi lavoratori si ritroveranno in mezzo ad una strada. Chiedo che il presidente della Regione si occupi della questione e che si faccia portavoce, con Giorgia Meloni, di questa vertenza, non possiamo assistere a tutto questo senza che nulla venga fatto e Schifani, davanti a tutto questo, non può essere latitante“.