Catania

Ventenne picchia madre e sorella per una bevanda rifiutata

di Sergio Randazzo -

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania dedica la massima attenzione alle attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, operando attraverso una rete di monitoraggio istituita nel 2014 su tutto il territorio nazionale e composta da militari formati e specializzati in questa delicata materia.

Intervento e Arresto a Mascali

In questo contesto, i Carabinieri della Stazione di Mascali hanno arrestato un ventenne del posto per il reato di maltrattamenti in famiglia.

La Chiamata d’Emergenza

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, quando la caserma di Mascali ha ricevuto una telefonata di emergenza da una donna spaventata che chiedeva aiuto. I Carabinieri, ben addestrati nella gestione di tali gravi e delicati eventi, sono immediatamente intervenuti in via G. Marconi, dove un ventenne stava usando violenza contro la sorella ventiquattrenne e i propri genitori.

L’Arrivo sul Luogo e la Messa in Sicurezza

Giunti rapidamente sul luogo, i Carabinieri hanno trovato la sorella dell’uomo in evidente stato di agitazione sulla strada, con vistosi graffi sulle braccia e al collo. I militari hanno subito rassicurato la giovane donna, mettendola in sicurezza. Sentendo urla e rumori provenienti dall’interno dell’abitazione, sono entrati rapidamente in casa, dove hanno trovato la madre della richiedente con evidenti segni rossi sulle braccia e l’appartamento in disordine.

L’Arresto del Ventenne

Il ventenne, in evidente stato di agitazione, è stato immediatamente bloccato e messo in sicurezza. Ha tentato di giustificare il suo comportamento dicendo che non trovava le sue cuffie e che la madre si era rifiutata di dargli una seconda bevanda.

Assistenza alle Vittime e Provvedimenti Giudiziari

Le donne, ormai al sicuro grazie all’intervento dei Carabinieri, sono state accompagnate in ospedale, dove i medici hanno riscontrato per entrambe contusioni multiple. Il giovane aggressore è stato condotto in caserma, arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il provvedimento disponendo per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari.