Catania

Università, inaugurato il 590° anno accademico

Inaugurato nel teatro greco romano di Catania il nuovo anno accademico dell’Università etnea. Uno scenario unico per dare avvio al 590° anno del più antico ateneo isolano e tra i più antichi d'Europa

di Bruno Capanna -

L’Università di Catania ha inaugurato il nuovo anno accademico 2024-25, il 590esimo dalla propria fondazione avvenuta nel 1434, con una suggestiva cerimonia che si è tenuta nel teatro greco-romano del capoluogo etneo.

Un’occasione – ha sottolineato il rettore Francesco Priolo – che dà il via al “conto alla rovescia” al traguardo dei 600 anni e aspira certamente a lasciare il segno per affermare il ruolo del più antico ateneo siciliano, uno dei più antichi d’Italia e d’Europa. Numerosi i riferimenti alla storia dell’Ateneo, che è stata raccontata in maniera suggestiva e originale attraverso una narrazione fatta di testi, suoni, musica e danza.  

Ospite d’eccezione è stato inoltre il prof. Carlo Vecce, considerato uno dei più importanti studiosi al mondo della vita e dell’opera di Leonardo da Vinci, e in generale della civiltà del Rinascimento. Poi spazio ai discorsi ufficiali del rettore, del direttore generale Corrado Spinella, e della studentessa Sara Zappulla, vice presidente del Consiglio nazionale degli Studenti universitari, in rappresentanza dei quasi 40 mila iscritti dell’Ateneo.

Il rettore ha illustrato i traguardi raggiunti nell’ambito della ricerca scientifica, aggiungendo che l’ultima parte del mandato sarà dedicata al migliore posizionamento di Unict nei ranking nazionali e internazionali, e all’accelerazione dei processi di digitalizzazione soprattutto delle procedure collegate alla didattica e alla ricerca.