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Una rivoluzione nella sanità siciliana?
Le parole del presidente Schifani
I recenti disagi e le ultime denunce al Villa Sofia di Palermo potrebbero essere stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso e in questo caso nel vaso è contenuta la complessa sanità siciliana. Con le sue eccellenze e l’impegno di migliaia di medici e infermieri certamente ma anche con sacche di inefficienza, disorganizzazione e sprechi … sacche croniche e storiche. E allora abbiamo sentito il presidente della Regione, Renato Schifani, tuonare come raramente era capitato in passato da Palazzo d’Orleans. La sanità in Sicilia è politicizzata come altrove ma forse un pochino di più ed è terreno minato, da maneggiare con estrema cautela. Ora Schifani vuole fare un’autentica rivoluzione, dare spazio a un management più giovane e con più impeto e desiderio di lavorare rispetto almeno ad alcuni direttori generali, amministrativi e sanitari di ASP e Ospedali abituati a gestire da anni se non addirittura da decenni il potere. L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, in questi giorni ha mantenuto un profilo basso; il governatore evidentemente vuole gestire direttamente l’eventuale rivoluzione e forse anche l’assessorato potrebbe avere una nuova guida. Ma alla fine di tutto ad avere rilievo politico non indifferente sono l’impeto e la potenza verbale (entrambi inediti) con cui un presidente della Regione Siciliana sta affrontando le criticità del nostro sistema sanitario. Così non era mai accaduto in passato, ora vedremo se dalle parole Schifani passerà ai fatti.