Attualità
Una Cucina stellare per i deputati regionali
Ai fornelli del ristorante dell’Ars uno chef della scuola Cannavacciuolo. Prezzi popolari per mangiare a km 0
All’Assemblea regionale siciliana si mangia benissimo. No, non siate malpensanti, non vi stiamo raccontando una storia di malcostume.
Ai fornelli dell’Ars, per la bouvette e per i due ristoranti – uno dedicato ai deputati e l’altro per il personale – c’è una musica nuova in cucina, come recitava il vecchio adagio della pubblicità
Il compito di mandare in sollucchero le papille gustative di deputati e dipendenti dell’Ars è stato affidato a Gianvito Gaglio, giovane promettente chef siciliano, uno dei talenti emergenti della cucina italiana, cresciuto e formato a Villa Crespi, il resort dove si esibisce ai fornelli il masterchef per definizione, Antonino Cannavacciuolo.
Soddisfare i gusti dei deputati è un compito difficile? Per Gaglio è un’esperienza nuova: “non ho mai lavorato in un ambiente simile. Ai deputati offro una cucina semplice che punta a valorizzare le materie prime del nostro territorio, seguendo la stagionalità del nostro meraviglioso patrimonio agroalimentare”. Insomma, un inno alla sicilianità e alla cucina a km zero.
Veniamo ai numeri. Il valore dell’appalto, per i prossimi 4 anni, è di poco superiore ai 3 milioni di euro. Ma il contributo primario dell’Assemblea alla società che ha vinto l’affidamento supererà di poco il milione di euro.
Le tariffe sono molto basse: prezzi popolari per chi mangia al ristorante dell’Ars: 4 euro per un primo e 5 euro per un piatto di carne. Il caffè al banco si paga soltanto 80 centesimi. Da notare che il menù del ristorante del personale è leggermente più basso. Tutto previsto dal disciplinare d’appalto stabilito dal parlamento siciliano.
D’estate, poi, gli Uffici dell’Assemblea si riservano il diritto al gelato. Nessun problema, perché nella brigata di Gaglio c’è anche Tommaso La Miria, un bravissimo maestro pasticcere.