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Tribunale di Marsala, il saluto di Alessandra Camassa

Il Presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, dopo otto anni, lascia per andare a dirigere il Tribunale di Trapani

di tp24 -

Un tribunale efficiente che si è aperto al territorio e ai giovani. Un lavoro intenso anche sul fronte criminalità organizzata, nel solco tracciato oltre 30 anni fa da Paolo Borsellino. Alessandra Camassa lascia il tribunale di Marsala, di cui è stata presidente per otto anni. Va a dirigere il Tribunale di Trapani. La sua esperienza a Marsala si chiude con importanti risultati ottenuti in termini di velocità dei processi. Tra questi anche quelli alla mafia del Belìce e ai fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.

Lascia la “sua casa”, così definisce il Palazzo di Giustizia in cui iniziò la carriera in magistratura sotto la guida del giudice ucciso dalla mafia in via D’Amelio.

Alessandra Camassa è stata nominata nuova presidente del Tribunale di Trapani e si insedierà ufficialmente oggi alle 11:00, succedendo al magistrato Andrea Genna. La sua nomina, decisa dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura con 15 voti a favore, era stata formalizzata lo scorso 5 giugno. Camassa vanta una carriera giudiziaria di oltre 30 anni e, prima di questa nomina, aveva ricoperto il ruolo di presidente del Tribunale di Marsala dal 2016, dopo aver già operato per sei anni come presidente di sezione a Trapani.

Camassa ha iniziato la sua carriera a Marsala come sostituto procuratore sotto la guida di Paolo Borsellino. Durante questo periodo, ha raccolto testimonianze fondamentali nella lotta contro Cosa Nostra, come quelle di Piera Aiello e Rita Atria, due figure chiave per la resistenza contro la mafia nella Valle del Belice. In particolare, la giovane Rita Atria, testimone di giustizia a soli 17 anni, trovò in Camassa un prezioso sostegno.

Nel 2000, Camassa tornò a Trapani, dove ha ricoperto diversi incarichi di rilievo, inclusi quelli di giudice monocratico, membro del collegio e della Corte d’Assise, fino a diventare presidente di sezione. Ha inoltre avuto incarichi all’interno dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Durante la sua carriera, ha scritto anche il libro “Noi e Loro”, un’opera in cui racconta l’amicizia e il dialogo con magistrati del calibro di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

Con questa nomina, per Camassa si tratta di un ritorno nella sua città d’origine, Trapani, con l’importante ruolo di presidente del Tribunale