Cronaca
Tragedia al sito Eni di Calenzano, trta gli autisti anche un catanese
I vigili del fuoco sono impegnati con ruspe e attrezzature specializzate per rimuovere i detriti
La tragedia al sito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, si sta rivelando sempre più drammatica. Dopo l’esplosione che ha devastato lo stabilimento nella mattinata di ieri, i soccorritori hanno recuperato due corpi senza vita, mentre tre persone risultano ancora disperse sotto le macerie.
Le vittime accertate
Il primo corpo identificato è quello di Vincenzo Martinelli, 51 anni, residente a Prato ma originario di Napoli, padre di due figlie e autista di autocisterne. La seconda vittima sarebbe un uomo sessantenne di Bientina, in provincia di Pisa. Entrambi si trovavano sul luogo per effettuare operazioni di carico. Molte delle vittime potenziali appartengono alla categoria degli autotrasportatori, rendendo questa tragedia nota come la “strage degli autotrasportatori”. Nella lista delle persone coinvolte ci sono lavoratori provenienti da tutta Italia, tra i 45 e i 62 anni, i cui camion erano parcheggiati nei pressi delle infrastrutture di carico al momento della deflagrazione.
Le operazioni di soccorso
I vigili del fuoco sono impegnati con ruspe e attrezzature specializzate per rimuovere i detriti e cercare altri corpi, operando con estrema cautela per evitare ulteriori rischi in un’area ancora instabile.
L’esplosione e i feriti
L’incidente ha coinvolto anche diversi lavoratori di aziende limitrofe. Tra i feriti, una decina è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni, tra cui due persone ustionate che lottano per la vita. Altri 17 feriti lievi si sono presentati autonomamente nei pronto soccorso della zona.
Reazioni istituzionali
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha contattato il governatore della Toscana, Eugenio Giani, per esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime e ringraziare i soccorritori. Anche la premier Giorgia Meloni e la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, hanno espresso cordoglio e solidarietà. Per il 11 dicembre, la Regione Toscana ha proclamato una giornata di lutto regionale, con bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici e l’invito ad aderire rivolto a tutte le istituzioni locali.
Un’area a rischio
Nicolas Magnolfi, un operaio che lavorava a cinquanta metri dal sito, ha raccontato di essere rimasto lievemente ferito. “Sapevamo che quest’area era pericolosa, ma non fino a questo punto,” ha dichiarato, aggiungendo che l’esplosione ha creato una scena di distruzione totale.