Palermo
Tragedia a Cefalù, le condizioni di Katharina restano stazionarie
La famiglia tedesca originaria di Nordenham, cittadina della Bassa Sassonia, aveva scelto Cefalù per festeggiare la fine dell’anno
Rimangono stazionarie le condizioni della 34enne, turista tedesca ricoverata in rianimazione all’ospedale di Partinico dopo l’intossicazione da monossido di carbonio che ha colpito la sua famiglia durante una vacanza nella suggestiva villa Deodata, situata nella frazione di Sant’Ambrogio.
La famiglia tedesca originaria di Nordenham, cittadina della Bassa Sassonia, aveva scelto Cefalù per festeggiare la fine dell’anno. Con la 34enne erano presenti il fratello di 36 anni, la madre di 60 anni e il marito di quest’ultima di 63 anni.
L’allarme e i soccorsi
È stato proprio il 63enne, nonostante i primi sintomi di malessere, a dare l’allarme, permettendo l’arrivo dei sanitari e dei vigili del fuoco. Purtroppo, però, per Jonathan Feierabend non c’è stato nulla da fare: il giovane è stato trovato senza vita nel letto. la 34enne, invece, è stata trovata priva di sensi nel bagno, mentre la coppia di coniugi era al piano superiore. Inizialmente, si era ipotizzata un’intossicazione alimentare, ma i successivi esami e i rilievi effettuati dai vigili del fuoco hanno confermato la presenza di monossido di carbonio, noto come “gas killer”.
Le indagini e la villa
Le autorità stanno concentrando le indagini sul camino della villa, sospettato di aver rilasciato il gas letale. Sembra escluso, al momento, il coinvolgimento della caldaia. La proprietaria della villa, Carmelina Ricciardello, al momento della tragedia si trovava in Toscana, ma ha annunciato il suo rientro per collaborare con le forze dell’ordine. Ricciardello, con un passato in Australia, era tornata in Sicilia per promuovere il turismo di qualità. La villa Deodata, conosciuta per il suo alto livello di accoglienza e le ottime recensioni, possiede tutte le certificazioni di sicurezza necessarie.