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Totò Cuffaro, Ignazio Abbate e la DC iblea

Torniamo adesso a parlare della presenza del segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro, sabato scorso, a Vittoria. La sua presenza e l'assenza di Ignazio Abbate può darsi sia stata una coincidenza, ma non è passata inosservata e ha dato spunto di riflettere sui rapporti fra Cuffaro e il suo deputato di riferimento sul territorio ibleo.

di Chiara Scucces -

Mentre a Vittoria il passaggio di sei consiglieri alla DC continua a scatenare polemiche, post su facebook di livello a dir poco infimo a cui nemmeno la venuta di Totò Cuffaro è riuscita a mettere un freno, torniamo proprio alla giornata di sabato e concentriamoci sull’altro aspetto della conferenza stampa messo in ombra dalle vicende di Palazzo Iacono: la posizione della Democrazia Cristiana rispetto alle imminenti elezioni alla Provincia e alla candidatura del sindaco di Acate Gianfranco Fidone, fortemente caldeggiata da Ignazio Abbate. Gianfranco Fidone era seduto al tavolo della conferenza vittoriese, ha dichiarato esplicitamente la sua appartenenza alla DC e quella che all’inizio era sembrata una candidatura affrettata, quando era stata lanciata a Modica anche da parte della dc iblea, è diventata la candidatura ufficiale della Democrazia Cristiana. Non si sa ancora se il centro destra provinciale, impegnato nei congressi in questi giorni, riuscirà a convergere su Fidone come candidato unitario; a livello regionale il tavolo non ha trovato sintesi, non sappiamo se riuscirà a farlo a Ragusa a meno che non si vorrà lasciare campo al centro sinistra con Roberto Ammatuna.  Non sappiamo nemmeno se Totò Cuffaro si è trovato costretto a convergere sul nome proposto da Abbate, ma il segretario nazionale della DC dichiara che proprio Gianfranco Fidone dimostra che non c’è nessuna rottura con il parlamentare modicano. Ignazio Abbate è uomo della DC, nonostante i passi falsi non siano mancati