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Tentato omicidio a Vittoria, scattano tre fermi

Investigazioni, avviate subito dopo il tentato omicidio avvenuto il 25 aprile scorso a Vittoria e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania

di Chiara Scucces -

La Polizia di Stato ha eseguito tre fermi emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania per “tentato omicidio aggravato e associazione mafiosa”. I provvedimenti, emessi nei giorni scorsi, sono stati adottati in quanto agli indagati sono stati contestati, in concorso tra loro, i reati di tentato omicidio ai danni di un ex collaboratore di giustizia e di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Le investigazioni, avviate subito dopo il tentato omicidio avvenuto il 25 aprile scorso a Vittoria e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno permesso di ipotizzare la responsabilità delle persone fermate nella commissione dell’agguato, nonché l’esistenza di una pericolosa organizzazione criminale armata di stampo mafioso, riconducibile alla “stidda vittoriese”.

L’attività di indagine, corroborata da intercettazioni tecniche e tradizionali servizi di polizia giudiziaria, ha permesso di ritenere che all’interno dell’associazione criminale vi fosse l’obiettivo di eliminare fisicamente un elenco di persone che hanno collaborato con la giustizia e che sono presenti a Vittoria. Ciò con scopi di vendetta e per consolidare il controllo esclusivo degli affari illeciti dell’organizzazione criminale su Vittoria e sull’intera provincia di Ragusa.

Le indagini hanno inoltre permesso di far luce sulla disponibilità di un considerevole numero di armi, anche da guerra, e sul possibile utilizzo da parte degli affiliati alla consorteria mafiosa per portare a termine il disegno criminoso dell’organizzazione e per acquisire il controllo di attività economiche cittadine attraverso estorsioni ai danni di numerosi imprenditori e commercianti.