Notizie

Strage in famiglia: indagati restano in carcere

La strage di Altavilla Milicia, i tre indagati rimangono in carcere. Per la coppia accusata di aver aiutato Giovanni Barreca è scattata la conferma del fermo; sabato dovrebbe essere effettuata l'autopsia sui corpi delle tre vittime. Stamattina un corteo silenzioso fatto dai suoi compagni di classe, ha voluto ricordare Kevin.

di Chiara Scucces -

Restano in carcere Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia accusato dell’omicidio della moglie e dei due figli, uccisi durante un esorcismo, e i suoi presunti complici: Sabrina Fina e Massimo Carandente. Lo ha deciso il gip di Termini Imerese che ha convalidato i fermi disposti per la coppia, ma non quello imposto a Barreca, stabilendo, pero’, la custodia cautelare in carcere per tutti e tre. Ieri, davanti al gip Valeria Gioeli chiamata a decidere sulle convalide, i tre si sono avvalsi della facolta’ di non rispondere. Per tutti il pm Matteo Lanza aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Le accuse per tutti sono di omicidio e soppressione di cadavere. Le vittime, lo ricordiamo, sono Antonella Salamone, moglie di Barreca, e i figli Kevin ed Emanuel di 16 e 5 anni. Sabato prossimo sui resti carbonizzati della donna, trovati sepolti vicino casa della famiglia, e sui corpi dei ragazzini, incaprettati, si eseguiranno le autopsie che dovrebbero chiarire tempi esatti dei delitti e cause della morte. Non e’ ancora chiaro come sia stata uccisa la Salamone, i due fratelli, che il padre riteneva posseduti dal demonio e che sarebbero stati anche torturati, sarebbero stati soffocati. Stamattina intanto un corteo silenzioso di studenti e insegnanti del liceo artistico Renato Guttuso ha sfilato a Bagheria per ricordare Kevin:  “Kevin non esiste separazione finché c’è il ricordo”, “Kevin vive”, sono alcune delle scritte che campeggiavano sui cartelloni degli studenti in corteo con la foto del ragazzo e alcuni disegni del giovane che amava raffigurare gli uccelli. E sempre stamattina la mamma e il fratello di Antonella Salomone hanno voluto lasciare un mazzo di fiori e dei peluche davanti la casa degli orrori, volendo ricordare con questo gesto rispettivamente la figlia e sorella e i nipoti barbaramente uccisi; adesso chiedono giustizia e che sia fatta luce su cosa sia realmente accaduto

Domani è prevista, sempre ad Altavilla Milicia, una veglia nella Basilica Santuario Madonna della Milicia, alle 21. All’incontro dovrebbero partecipare anche i compagni di Kevin e di Miriam, sopravvissuta al massacro, e anche le studentesse del liceo Guttuso di Bagheria.