Attualità

Stato di agitazione nel carcere di Noto, le RSU precisano…

Riceviamo e pubblichiamo

di Sergio Randazzo -

Riceviamo e pubblichiamo:

Leggiamo con fastidio e disappunto le dichiarazioni riportate, in questi giorni, su alcuni siti online, relativamente alla protesta dei detenuti di queste ultime ore. Premesso che la causa della protesta è da ricondurre a fattori esterni al carcere, le linee telefoniche, gestite da aziende nazionali immediatamente sollecitate per una celere risoluzione dei guasti, e che quindi non si possono ricondurre ad alcuna
responsabilità interna alla gestione dell’istituto, consideriamo poco rispondente al vero quando si dichiara “che non vi siano attività ricreative, sociali o altro che possano allentare le condizioni di sofferenza dei detenuti”. Rimaniamo anche sorpresi dal fatto che talune rappresentanze sindacali esprimano opinioni su condizioni che, evidentemente, non conoscono. Le attività trattamentali e di gestione della vita quotidiana nella Casa Reclusione di Noto prevedono, infatti, percorsi scolastici per tutti i livelli, università compresa, attività lavorative anche di riqualificazione professionale, progetti di pubblica utilità, laboratori teatrali e
musicali, cineforum, confronti e dibattiti su temi di attualità e progetti di mediazione culturale e sulla violenza di genere. Tutte iniziative che dimostrano l’impegno quotidiano del personale dell’amministrazione penitenziaria per realizzare l’obiettivo istituzionale che un penitenziario deve perseguire. Fermarsi alla critica, fine a sé stessa, senza volere anche indicare quale percorso
positivo si debba seguire, non aiuta nessuno se non ad alimentare pregiudizi e disinformazioni che non fanno bene alla nostra realtà, comunque difficile e sensibile.