Caltanissetta

Sicilia a secco, fondi straordinari per l’emergenza idrica

Il finanziamento, destinato ai Consorzi di Bonifica, prevede fondi per la progettazione e la manutenzione straordinaria, con l’obiettivo di migliorare l’accumulo d’acqua e sostenere il settore agricolo

di finmedia -

Le condizioni critiche dei canali e delle traverse idriche nel territorio sono tra le cause principali della difficoltà nell’accumulo dell’acqua nelle dighe, già in condizioni di degrado estremo. L’acqua canalizzata si perde lungo il tragitto e l’accumulo diventa pressoché impossibile.

Per questo motivo proprio in questi giorni il potenziamento delle infrastrutture idriche a favore dell’agricoltura, è tornato al centro del dibattito durante la votazione per l’assestamento di bilancio all’Ars. Nell’ultima manovra esitata due giorni fa dall’Assemblea regionale Siciliana, dal cilindro dei finanziamenti è venuto fuori lo stanziamento di 12 milioni di euro destinati ai Consorzi di Bonifica per progettazione e interventi di manutenzione straordinaria. Nello specifico, 1,5 milioni di euro saranno dedicati alla progettazione delle opere irrigue, mentre 10,5 milioni saranno impiegati per interventi urgenti su infrastrutture idriche.

Fondi essenziali, in questo periodo di siccità, per iniziare a sopperire alle carenze strutturali degli invasi e di tutte altre infrastrutture necessarie all’accumulo idrico. L‘assessore all’agricoltura Salvatore Barbagallo, all’indomani del voto in aula, ha voluto verificare di persona le condizioni delle infrastrutture idriche della Piana di Gela, in particolare sulle traverse Maroglio, Dirillo e Rizzuto, essenziali per l’approvvigionamento idrico agricolo, in particolare nella diga Cimia, per rispondere alla grave carenza idrica che pesa sulle produzioni agricole e zootecniche. Al sopralluogo ieri erano presenti anche il deputato di FdI Salvatore Scuvera, il presidente del Consorzio di Bonifica, e i rappresentanti dei Comuni di Gela, Butera e Niscemi.