Cronaca

Sequestro di quasi 170 mila euro nel settore agroalimentare a Reggio Calabria

Operazione del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina e il Nucleo Carabinieri Tutela Agroalimentare di Reggio Calabria

di Sergio Randazzo -

Il Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina e il Nucleo Carabinieri Tutela Agroalimentare di Reggio Calabria hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Locri, su richiesta della Procura locale. Il provvedimento riguarda una somma di 169.985,25 euro, e in alternativa, beni o utilità equivalenti nelle disponibilità di due persone, titolari di ditte individuali nella provincia di Reggio Calabria.

Indagini sulla truffa nei contributi pubblici

L’indagine, condotta dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina, ha coinvolto intestatari di fascicoli aziendali informatizzati operanti nel versante ionico della Calabria, con particolare attenzione a soggetti colpiti da interdittive antimafia. I risultati hanno portato alla scoperta di una truffa aggravata ai danni del sistema pubblico, finalizzata all’ottenimento illecito di ingenti contributi agricoli erogati dall’Arcea (Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura).

Illeciti nei contributi agricoli comunitari

I responsabili della truffa sarebbero due persone, madre e figlio, che, nonostante l’interdittiva antimafia a carico della donna, avrebbero riorganizzato le intestazioni aziendali e dei terreni per continuare a percepire indebitamente i fondi comunitari destinati al settore agricolo.

Obiettivo del sequestro

Il sequestro preventivo è finalizzato alla confisca diretta della somma o, in alternativa, di beni di valore equivalente, al fine di restituire quanto ottenuto illegalmente dai contributi pubblici comunitari.