Ragusa

Sequestro di persona Scicli, parla il comandante provinciale dei Carabinieri

Il giorno dopo il blitz a Siracusa che ha portato alla liberazione dell’ostaggio e all’arresto del suo carceriere, il comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa, Carmine Rosciano, parla dell’importante operazione

di Leuccio Emmolo -

La rissa, gli spari e il sequestro di persona di giovedì scorso al quartiere Jungi avevano fatto rimpiombare Scicli nella paura e nella preoccupazione. La città, all’indomani  della liberazione dell’ostaggio e dell’arresto del suo carceriere da parte dei Carabinieri, tira ora un sospiro di sollievo. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Ragusa, colonnello Carmine Rosciano scende nei particolari del blitz rilasciando una intervista a Scicli, in via Edera dove si è verificato proprio il sequestro di persona.

Le indagini proseguono ci sono altri particolari da chiarire in questa brutta storia scaturita da un debito non saldato per una partita di droga. E’ questo il movente della sparatoria, tra due bande rivali. Non solo rissa, porto abusivo d’arma da fuoco e sequestro di persona si prefigurerebbe anche il tentato omicidio.

L’attenzione sul territorio resta alta, i controlli proseguiranno c’è la preoccupazione che sotto traccia si muova qualcosa. Intanto procedono le indagini per fare piena luce sull’omicidio di Giuseppe Ottaviano 40 anni, trovato cadavere  lo scorso mese di maggio nella sua abitazione di via Manenti in pieno centro storico.