Ragusa

Sequestro di beni ad un gambiano arrestato per spaccio, in casa trovati 47.250 euro in contanti

Le verifiche patrimoniali, eseguite attraverso l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, hanno dimostrato una netta discrepanza tra le risorse finanziarie dichiarate e i beni posseduti

di Sergio Randazzo -

L’11 ottobre scorso, un 23enne di origine gambiana è stato arrestato in pieno centro storico di Ragusa da personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Volanti. Durante l’operazione, sono stati trovati nella sua abitazione oltre 60 grammi di hashish, 19 grammi di cocaina in pietra purissima, e una somma di 47.250 euro in contanti, suddivisa in banconote di vario taglio. L’arresto è avvenuto nel contesto di un’attività mirata al contrasto dello spaccio di droga nel centro storico, basata su indagini che avevano confermato l’attività illecita dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine e agli arresti domiciliari per lo stesso tipo di reato.

Restituzione e indagini patrimoniali

Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, la considerevole somma di denaro era stata restituita alla moglie dell’arrestato. La donna aveva dichiarato che i fondi derivavano dal reddito della sua impresa di pulizie. Tuttavia, indagini approfondite da parte della Squadra Mobile hanno rivelato un patrimonio complessivo della coppia pari a oltre 70.000 euro, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Accertamenti e sequestro

Le verifiche patrimoniali, eseguite attraverso l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, hanno dimostrato una netta discrepanza tra le risorse finanziarie dichiarate e i beni posseduti. Di conseguenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha emesso un decreto urgente di sequestro dei beni, finalizzato alla confisca. L’abitazione, utilizzata come base operativa per l’attività di spaccio, era stata acquistata con assegni frazionati per evitare la normativa antiriciclaggio del 2023.

Conferma del sequestro

Il sequestro, che ha riguardato sia l’abitazione che la somma di denaro, è stato convalidato dal Gip. L’operazione, condotta sotto la direzione del Vice Questore Aggiunto Andrea Monaco, ha ottenuto la piena approvazione delle autorità giudiziarie, confermando l’efficacia dell’attività investigativa.