Cronaca
Sequestrarono giovane per un debito, 9 arresti
Le indagini riguardano il sequestro di un ragazzo di 19 anni
I carabinieri hanno arrestato nel ragusano nove persone, di cui quattro minorenni, accusate di sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione e porto di arma da fuoco aggravati in concorso. Le indagini dei carabinieri furono avviate in seguito alla sparatoria avvenuta a Scicli tra due bande rivali; il motivo dello scontro sarebbe stato legato al mancato pagamento di una partita di droga. Vista la gravità dei reati, per tutti gli indagati è stata disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere. L’indagine è stata condotta dalla Compagnia Carabinieri di Modica, supportata dai reparti Investigativi dei Comandi Provinciali di Ragusa e Siracusa, oltreché di tre unità cinofile, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia e della Procura per i Minorenni di Catania. Secondo quanto ricostruito a pochi giorni dalla sparatoria, il 19enne era stato rapito e tenuto in ostaggio, come detto, per un debito di droga. Il 20 giugnoscorso, nel quartiere Jungi di Scicli si erano scontrate due bande rivali e vennero esplosi anche alcuni colpi di arma da fuoco. Lo scontro avvenne tra un gruppo composto da giovani ventenni di origine modicana e sciclitana, tra cui c’erano due ragazzi che erano riusciti a farsi consegnare da alcuni coetanei siracusani circa 4 chili di hashish. Avrebbero dovuto dare loro circa 15.000 euro che non avevano corrisposto. e ne era scaturita una violenta ritorsione da parte della banda dei siracusani. I siracusani fecero quindi una spedizione a Scicli: intercettata la banda avversaria e dopo avere fatto fuoco avevano appunto sequestrato uno di loro, il diciannovenne. Subito i militari dell’Arma avevano individuato un ventenne residente a Modica e di origini nordafricane che si era impossessato della droga – recuperata e sequestrata – e che venne arrestato. Il covo dove era tenuto il 19enne sequestrato, anch’egli residente a Modica, e di origini nordafricane, venne individuato il giorno successivo alla sparatoria, in un’abitazione popolare vicino a piazza Santa Lucia a Siracusa. Il gruppo voleva la restituzione della droga o il pagamento. Vista la pericolosita’ dei soggetti, aveva fatto irruzione il Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri che aveva liberato l’ostaggio. Le indagini, i cui esiti sono stati sin qui convalidati dai giudici, avrebbero permesso anche di delineare le dinamiche del gruppo che risultava dedito allo spaccio di stupefacenti. Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Ragusa e presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Catania-Bicocca.