Agrigento

Scontri allo Stadio di Licata: feriti quattro poliziotti e un carabiniere durante Licata-Sancataldese

L’episodio è iniziato con uno scontro tra le tifoserie, degenerato in un violento attacco contro le forze dell’ordine

di Sergio Randazzo -

Una partita di calcio si è trasformata in un campo di battaglia al Dino Liotta di Licata, dove la tensione tra tifoserie ha degenerato in violenza. Durante l’incontro tra Licata e Sancataldese, quattro agenti di polizia e un carabiniere, impegnati nel servizio di ordine pubblico, sono rimasti feriti in seguito a un’aggressione da parte di ultras.

La dinamica degli scontri

L’episodio è iniziato con uno scontro tra le tifoserie, degenerato in un violento attacco contro le forze dell’ordine. Il funzionario di turno, incaricato di gestire l’ordine pubblico, è stato colpito alla testa da diverse pietre, così come altri tre poliziotti. Tutti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso, dove i medici hanno diagnosticato ferite e traumi con prognosi tra i 7 e i 10 giorni. Un carabiniere, invece, è stato ferito da schegge di bottiglie molotov ed è stato anch’egli ricoverato.

Intervento delle autorità

La situazione è stata riportata alla calma grazie all’invio di un altro funzionario della Questura, che ha gestito le operazioni di contenimento tra enormi difficoltà. Il segretario nazionale del sindacato MP, Antonino Alletto, ha condannato con fermezza quanto accaduto:

“Questi individui hanno messo in atto una strategia di violenza da veri e propri terroristi. Per alcune ore, una parte della città di Licata si è trasformata in un vero e proprio campo da battaglia, scenario da guerra, messo a ferro e fuoco da balordi travestiti da tifosi dello sport. Nonostante gli attacchi subiti con bombe molotov, i nostri colleghi hanno dimostrato grande professionalità, riuscendo a respingere i criminali e a ristabilire l’ordine pubblico.”

Alletto ha poi richiesto l’intervento deciso della magistratura:

“Fatti come questi sono militarmente e preventivamente organizzati. È necessario applicare il massimo del rigore affinché episodi simili non si ripetano.”