Catania
Scontri al Massimino durante Catania-Trapani: DASPO per tre tifosi catanesi
Secondo una nota ufficiale della Questura di Catania, la rissa sarebbe scaturita per futili motivi
Tafferugli e momenti di tensione hanno segnato la partita tra Catania e Trapani, giocata ieri allo stadio Angelo Massimino e valida per il girone C di Serie C. Nei minuti finali della gara, una violenta rissa è scoppiata all’interno del settore della curva sud, coinvolgendo decine di tifosi. Alcuni di loro si sono riversati nel parterre, mettendo a rischio l’ordine pubblico e la sicurezza di circa 5.000 persone, tra cui famiglie e bambini, presenti nella curva per assistere alla partita.
Le cause e l’intervento della Polizia
Secondo una nota ufficiale della Questura di Catania, la rissa sarebbe scaturita per futili motivi. “La situazione ha generato un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, data la massiccia affluenza di spettatori”, si legge nel comunicato. Gli agenti della Digos, supportati dagli steward, sono intervenuti rapidamente per sedare la violenza e identificare i principali responsabili. Tre tifosi catanesi, individuati mentre colpivano altri con calci e pugni, sono stati condotti negli uffici del locale Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica per l’identificazione e la denuncia.
Provvedimenti e D.A.SPO.
I tre soggetti sono stati deferiti per il reato di rissa, commesso in occasione di una manifestazione sportiva, come previsto dalla normativa antiviolenza sugli stadi. Nella stessa serata, il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Catania ha notificato loro i provvedimenti di D.A.SPO. (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive) della durata di due anni. Questo divieto impedisce ai tifosi di accedere agli impianti sportivi e alle aree adiacenti durante le manifestazioni sportive.
Indagini in corso
Le immagini registrate dal Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica sono ora al vaglio degli agenti della Digos, che stanno proseguendo le indagini per identificare eventuali ulteriori responsabili dell’episodio di violenza. Il grave incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli stadi e sulla necessità di prevenire comportamenti violenti durante le manifestazioni sportive.