Attualità

Scicli, SBiC: Rilanciare l’ortofritticolo di Donnalucata

La forza poolitica invita l'amministrazione Marino a puntare sul rafforzamento dei servizi all'interno della struttura mercatale

di Leuccio Emmolo -

Scicli Bene in Comune accende i fari sul settore agricoltura, cavallo di battaglia, assieme all’ambiente, del suo impegno politico in città. Per la forza politica di opposizione a cui fa riferimento il consigliere comunale Bruno Mirabella, la questione del marchio d’area in agricoltura è secondaria al primo posto c’è il rilancio del mercato ortofrutticolo di Donnalucata. Parla a nome di SBiC, il coordinatore Leandro Nigro, convinto che “il comparto agricolo siciliano non necessita di un ulteriore marchio, in uno scenario dove le peculiarità qualitative dei prodotti, coltivati nel nostro agro, non si discostano minimamente e anzi sono sovrapponibili a quelle di tutta l’area della cosiddetta fascia trasformata”. “E in più oggi – aggiunge Nigro – vediamo presenti sul mercato una serie di loghi privati, offerti principalmente dalla GDO e di marchi comunitari come le DOP e le IGP; un ulteriore contrassegno non troverebbe spazi di collocamento e non riceverebbe adeguati riscontri dai consumatori”. Nigro fa un esempio: “L’esperienza di Scicli Mare-Barocco, o di altri Comuni vicini, come Terre di Montalbano di S. C. Camerina, dovrebbero insegnare qualcosa in merito”.

Il movimento, dunque, suggerisce che “le migliori soluzioni per aiutare la nostra agricoltura partono dalla creazione di un corretto biglietto da visita: pulizia del territorio, ordine delle strade di accesso, creazione di opportuna cartellonistica, gestione del Mercato Ortofrutticolo di Donnalucata, ecc.”.

E proprio sulla struttura mercatale di contrada Spinello che Nigro intende rivolgere una domanda all’amministrazione: “Quali sono i piani di sviluppo e gli obiettivi?”.

“A quanto ci risulta – commenta il coordinatore -, oltre all’apertura e chiusura dei cancelli non c’è altro. E testimone ne è il fatto che alla riunione convocata non erano presenti rappresentanti del citato mercato ortofrutticolo.

SBiC auspica che venga “creato un contesto fertile per aprire al dialogo e attirare nuovi stakekholders, facendo rete con tutto il territorio circostante e creando i presupposti per un’evoluzione del comparto, verso principi etici e ambientali, al pari dei nostri competitors del bacino mediterraneo”.