Attualità
Sanità, il piano straordinario della Regione
I ritardi nella sanità della provincia di Trapani da giorni nella bufera per il caso della donna malata di cancro che ha atteso 8 mesi per un esame istologico. Sono più di 3.300 i referti da smaltire. La Regione ha varato un piano
Sono più di 3.300 i referti in ritardo dell’Asp di Trapani. L’azienda sanitaria è finita nella bufera dopo il caso dell’insegnante di Mazara del Vallo che ha atteso 8 mesi per i risultati di un esame istologico. Nel frattempo il cancro è andato in metastasi.
Una vicenda simbolo dei ritardi e delle lunghe liste d’attesa nella sanità non solo trapanese ma di tutta la Sicilia.
Nei giorni scorsi c’è stato un vertice a Palazzo d’Orleans tra il presidente della Regione, Renato Schifani, l’assessora alla Salute Daniela Faraoni e il direttore generale dell’asp di Trapani Ferdinando Croce.
La Regione ha deciso di varare, così, un piano straordinario per abbattere i tempi di attesa nella refertazione dei campioni di anatomia patologica all’Asp di Trapani.
I numeri dell’emergenza sono preoccupanti: 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025 ancora in attesa di refertazione.
Il piano coinvolge diverse strutture sanitarie siciliane. L’obiettivo è smaltire l’arretrato entro il prossimo 14 marzo. Già nelle scorse settimane, parte dei campioni era stata affidata a strutture convenzionate. Nella nuova fase le Asp di Palermo, Catania e Caltanissetta, Villa Sofia-Cervello, Civico, Fondazione Giglio si occuperanno di refertare circa 300 campioni ciascuna entro la scadenza fissata. Il Policlinico di Palermo, già impegnato nel recupero dei referti 2024.
Nei giorni scorsi l’Asp di Trapani ha ricevuto la visita degli ispettori della Regione. I ritardi nella sanità trapanese sono anche motivo di scontro politico. Nel frattempo sul caso della donna di Mazara del Vallo la Procura di Marsala ha aperto un’indagine per cercare di far luce su quanto accaduto.