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Sanità, con i fondi pnrr spazio ai territori

Convegno a Palermo sul Dm 77, con il piano territoriale di assistenza che prevede la creazione di nuove strutture e nuove procedure operative

di piero messina per sicilia on demand -

La sanità siciliana cambia pelle e con i fondi del PNRR punta a garantire servizi di qualità ed efficienza, con un occhio alla sostenibilità economica e l’altro ai vantaggi della svolta digitale e dell’Intelligenza artificiale.

Di questo s’è parlato al Palermo al convegno dedicato al DM 77, il decreto ministeriale rispetto al quale la Sicilia ha dato il via libera al Piano della rete territoriale di assistenza che prevede la costruzione nell’Isola di 43 ospedali di comunità, 156 case di comunità e 50 centrali operative territoriali.

Per Salvatore Requirez  (Direttore Dasoe Sicilia), “la sanità sarà capillare nei territori, tanto che abbiamo pensato di fare case di comunità anche in paesi di mille abitanti e questo ci dà la misura dell’attenzione che stiamo offrendo a livello regionale, quindi l’accessibilità per tutti ai servizi sanitari e alle cure attraverso una gestione ragionata e ragionevole”.

Obiettivo di fondo è creare una sanità capillare che garantisca equità d’accesso ai servizi. E’ fondamentale che non venga sprecato neanche un euro della dotazione PNrr per la Sicilia. Ma questa volta, la nostra regione indossa i  panni dell’alunno virtuoso, come spiega il dirigente della Regione siciliana, Massimiliano Maisano.

Grazie al Dm77 sarà una rivoluzione copernicana. Cambieranno le nostri abitudini e cambierà anche il nostro rapporto con il mondo della Sanità. Una volta che il piano di assistenza regionale entrerà a pieno regime, dovrebbe essere cancellate le vecchie cattive abitudini: meno pressione sui pronto soccorso, riduzione delle liste d’attesa e un monitoraggio costante della popolazione grazie all’introduzione di nuove figure professionali come gli infermieri di comunità.