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Ripreso stamattina il processo Open Arms

Oggi è stato il turno delle parti civili, dopo la richiesta di 6 anni di reclusione per il vicepremier avanzata nella scorsa udienza dalla procura di Palermo

di Redazione -

E’ ripreso stamattina alle 9:30, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, il processo Open Arms, in cui il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è imputato con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Per la prima volta dall’inizio del processo Open Arms, cominciato circa tre anni fa, nell’aula bunker era presente in aula Musa, uno dei 147 migranti che erano a bordo dell’imbarcazione della ong spagnola che nel 2019, fu bloccata in mare per 19 giorni. Il ragazzo è arrivato assieme al suo avvocato. E’ stato il turno delle parti civili, che intervengono dopo la richiesta della Procura di Palermo, nella scorsa udienza, di condannare il vicepremier a 6 anni di reclusione. Come parte civile Open Arms sosteniamo le richieste e le argomentazioni già ampiamente articolate e formulate dalla Procura”. Così Luigi Salerni, avvocato di Open Arms

“Si è parlato di azione politica, nel processo si è accertato che non è accaduto nulla di tutto ciò. Non c’è stata un’azione politica perché non è stata condivisa dal governo, anzi è stato smentita persino dall’ex premier Conte. Così Giorgio Bisagna, avvocato di una Ong.

Il ministro Salvini non era presente all’udienza poiché impegnato a Budapest, dove parteciperà al consiglio informale dei ministri dei Trasporti.