Cronaca
Ragazza suicida dopo violenza di gruppo, chiuse le indagini
Costretta a fare sesso e a filmare le scene
Il suo corpo senza vita venne ritrovato il 18 maggio del 2017 alla Rupe Atenea di Agrigento. Da lì una diciassettenne si lanciò nel vuoto.
La tragedia
Aveva deciso di farla finita dopo essere stata costretta, due anni prima, a fare sesso di gruppo e a filmare le scene. È questa l’ipotesi formulata dalla Procura distrettuale di Palermo, che ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio) per due 27enni, e di quella minorile nei confronti di altri due indagati, all’epoca non ancora maggiorenni.
I video della violenza
Nel corso delle indagini sulla tragedia, la squadra mobile è risalita ad alcuni video con scene della violenza in cui figuravano i quattro ragazzi, di cui due all’epoca minorenni. I giovanissimi, secondo l’atto di accusa dei pm della procura di Palermo, avrebbero abusato delle condizioni d’inferiorità fisica e psichica della 17enne “legate al consumo di sostanze alcoliche“.
I reati contestati
Ai quattro le due Procure del capoluogo siciliano, oltre alla violenza sessuale di gruppo ai danni di una minorenne, contestano anche la produzione di materiale pedopornografico. Ed è quest’ultima ipotesi di reato che ha fatto scattare la competenza a Palermo, che ha ricevuto gli atti da Agrigento.
Venti giorni di tempo
Adesso, con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, i difensori dei due indagati maggiorenni, avranno venti giorni di tempo per prendere visione di tutti gli atti, produrre memorie, atti difensivi o sollecitare ulteriori atti di indagine. Foto: Repubblica