Palermo

Quel che resta del M5S in Sicilia

Mentre si consuma lo scontro Conte/Grillo

di Emiliano Di Rosa -

Movimento 5 Stelle: mentre a livello nazionale volano gli stracci tra i due Giuseppe (Conte l’ex premier e Grillo detto “Beppe” il fondatore) vien da pensare anche a quel che resta dei pentastellati in Sicilia. In generale il Movimento, stando almeno alle ultime elezioni europee, ha ancora un consenso spalmato in Italia intorno al 10% con qualche punto in più al Sud ed è rappresentato in Parlamento a Bruxelles, Roma e Palermo. Una volta stabilito se comanda ancora l’uomo di spettacolo che lo fondò assieme a Gianroberto Casaleggio oppure il giurista già presidente del Consiglio alleato con la Lega prima e con il PD poi magari potrà ricrescere oppure continuare a contrarsi. Ma non è questo il punto. Appena sei anni fa nel 2018 alle politiche i pentastellati in Sicilia presero circa il 50% dei voti, sbancarono in ogni circoscrizione di Camera e Senato, vennero eletti tutti i candidati, una cavalcata trionfale senza precedenti. Ricordate i metaforici tappeti di rose all’arrivo della coppia rampante Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista? Fu proprio in Sicilia che i comizi dei due pupilli di Grillo trasformavano ogni piazzetta in una sorta di Woodstock e qualche mese prima, alle regionali del 2017, i due paladini avevano quasi fatto eleggere Giancarlo Cancelleri alla presidenza della Regione: venne superato da Nello Musumeci di 5 punti. Di Cancelleri ormai si sono perse le tracce a parte una sua adesione a Forza Italia finita nel dimenticatoio, Luigi Di Maio vicepremier e ministro degli Esteri ai tempi d’oro ha lasciato il movimento e la politica, Alessandro Di Battista dopo aver girato il mondo (deluso da Conte) fa un po’ il battitore libero tra social e qualche ospitata in tv. Di quella stagione in cui un siciliano su due votata per Gigi e Ale è rimasto ben poco. Certamente non vale solo per loro perché la questione dei flussi rapidissimi, in salita e in discesa, del consenso, è fenomeno moderno nella politica italiana: Salvini sfiorò da solo il 40% a un certo punto, Renzi portò il PD a superarlo il 40% e magari nel prossimo futuro assisteremo a fenomeni simili … ma intanto mentre si consuma a Roma l’ultimo atto della sfida per la leadership di quel che resta del Movimento 5 Stelle è soprattutto a Palermo che vien da pensare a come quella quantità impressionante di consensi e voti del 2018 si sia sciolta in un arco di tempo così breve. E come di Di Maio e di Di Battista (a cui metà dei siciliani affidarono le loro speranze) siano nella sostanza scomparsi dal radar della politica italiana …