Attualità

Qualità dell’aria, report 2022 di ARPA Sicilia

Dati sulla concentrazione media annua di biossido di azoto

di Sergio Randazzo -

“Nell’agglomerato di Catania e di Palermo possiamo osservare in alcune stazioni di traffico il superamento del valore limite come concentrazione media annua del biossido di azoto.

Valori PM 10

Per quanto riguarda invece il PM10 non si ha in nessuna stazione il superamento del valore limite come concentrazione media annua; si rileva un superamento del numero massimo di superamenti del valore limite della concentrazione media giornaliera del PM10 in una stazione nella zona Aree Industriali”. Così, in una nota, Anna Maria Abita, direttrice dell’Unità operativa complessa Qualità dell’aria – ARPA Sicilia, in merito al report con i dati monitorati nel 2022. “Per l’ozono – aggiunge – si evidenzia il superamento del valore obiettivo per la protezione della salute umana in diverse stazioni della zona Aree Industriali, nell’agglomerato di Catania e nella zona Altro. Per quanto riguarda il Benzene, in nessuna stazione si ha il superamento del valore limite come concentrazione media annua, tranne che nella stazione Augusta Marcellino, non inclusa tra le stazioni appartenenti al Programma di Valutazione, dove è stata registrata una concentrazione media annua di 7 microgrammi per metro cubo. Diverse stazioni dell’AERCA di Siracusa hanno inoltre rilevato concentrazioni orarie maggiori di 20 microgrammi per metro cubo, individuata come soglia di riferimento. Sempre nell’AERCA di Siracusa si sono registrati diversi superamenti della soglia olfattiva dell’idrogeno solforato, in particolare nella stazione di Priolo”.

Dove e quali sono le postazioni

La rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita da ARPA Sicilia consta attualmente di 60 postazioni fisse di misura distribuite nell’Isola, 53 appartenenti al Programma di Valutazione (PdV) della qualità dell’aria regionale, 7 non PdV e 5 laboratori mobili. La valutazione della qualità dell’aria, effettuata attraverso i dati rilevati dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio nel 2022, rileva “il superamento del limite sulla concentrazione media annua del biossido di azoto NO2 nell’Agglomerato di Catania e nell’Agglomerato di Palermo; il valore limite orario (200 microgrammi per metro cubo) è stato superato una sola volta nella stazione SR-Via Gela rispettando dunque il numero massimo di superamenti consentiti pari a 18. Considerando il periodo 2012-2022 il trend della concentrazione media annua di NO2 è in diminuzione o stazionario. Permangono tuttavia delle criticità in particolar modo negli agglomerati urbani”. “Non sono stati registrati – si legge nel report – superamenti del valore limite come media annua del particolato fine PM10 (40 microgrammi per metro cubo) ma è stato superato il valore limite come numero di superamenti della media giornaliera nella Zona Aree Industriali. Nessuna stazione ha superato per il PM2.5 il valore limite (20 microgrammi per metro cubo). Il trend nel periodo 2012-2022 evidenzia un andamento generalmente decrescente delle concentrazioni annue di PM10 per le stazioni di traffico e un sostanziale mantenimento per quelle di fondo”.

Superamenti nel 2022 del valore obiettivo per l’ozono

Rilevati, si legge ancora nel report, “superamenti nel 2022 del valore obiettivo per l’ozono per la protezione della salute umana nell’Agglomerato di Catania, nella zona Aree Industriali e nella zona Altro; superamenti della soglia di informazione (SI) nelle stazioni: Melilli (6 ore) e Solarino (5 ore), superamenti della soglia di allarme (SA) (240 microgrammi per metro cubo) nella stazione Melilli (3 ore). Il valore di SOMO35, indicatore utile a valutare l’esposizione della popolazione all’ozono, risulta più elevato nelle aree industriali AERCA (Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale). La stazione di SR-Via Gela registra in particolare il valore più elevato”. “Il monitoraggio degli NMHC effettuato nel 2022 – evidenzia il report – ha rilevato la massima concentrazione media oraria nella stazione Pace del Mela (3699 microgrammi per metro cubo) e la più alta percentuale di superamenti rispetto alla soglia di riferimento, pari a 200 microgrammi per metro cubo, nella stazione Augusta-Megara. Gli idrocarburi non metanici, NMHC, monitorati nelle aree industriali rivestono particolare importanza per la protezione della salute della popolazione residente in tali aree, sia perché contribuiscono alla formazione dell’ozono che per l’impatto odorigeno che spesso determinano”. “Per quanto riguarda il benzene, C6H6, nel 2022 – si legge nel report – non sono stati registrati superamenti del valore limite annuo previsto nel D.Lgs. 155/2010 (5 microgrammi per metro cubo), tranne che nella stazione Augusta-Marcellino (7 microgrammi per metro cubo), che comunque non è inclusa nel PdV. Tra le stazioni dell’area industriale incluse nel PdV che hanno registrato i maggiori superamenti della concentrazione oraria pari a 20 microgrammi per metro cubo, individuata come soglia di riferimento, Priolo, Augusta e SR-Via Gela, tra le stazioni non incluse nel PdV, Augusta – Megara e Augusta – Marcellino”. “Il numero maggiore di superamenti della soglia olfattiva dell’idrogeno solforato, H2S, (7 microgrammi per metro cubo come concentrazione media oraria) è stato rilevato nella stazione Priolo”, si legge sempre nel report