Attualità

Protesta Medi Group, tensione ai tornelli alla raffineria

Ancora forte tensione ai tornelli di raffineria Eni

di finmedia -

Anche questa mattina presidio rafforzato davanti ai tornelli di raffineria Eni. I lavoratori della Medi group continuano ad essere molto preoccupati per il loro futuro ma anche per le sorti dei diritti maturati in anni di lavoro con l’azienda edile locale, adesso in liquidazione.

In raffineria, intanto, stamattina sono arrivati gli agenti di polizia dei reparti speciali per garantire l’ingresso agli operai delle altre aziende dell’indotto.

Una presenza che ha creato forte tensione ai tornelli di raffineria Eni, dove anche questa mattina andavano avanti i blocchi degli operai Medi group. Un lavoratore ha avuto un malore ed è stato necessario l’intervento di un’ambulanza. Da alcuni giorni, le attività nell’indotto della multinazionale vanno a rilento proprio per l’impossibilità delle aziende di disporre del loro personale.

Questa mattina, è in programma un incontro tra i vertici di Sicindustria e i sindacati di categoria e confederali.

Dopo l’intervento della prefettura, si tenterà di capire se possano esserci spazi di manovra anche per un possibile piano di ricollocamento degli operai. Sono almeno centocinquanta quelli in forza a Medi group, attualmente legati alle decisioni del professionista delegato dal giudice che segue l’iter in corso. L’azienda ha cantieri in corso nell’indotto ma la crisi ha stoppato tutto, compresa l’attività dei lavoratori.

Gli operai della Medi group ormai da mesi reclamano le spettanze arretrate e il rimborso della cassa edile che non hanno ancora percepito e continuano ad essere fortemente preoccupati per il futuro più immediato.