Caltanissetta

Processo direttissimo per 26 ultras gelesi dopo Modica-Gela

Sulla base della documentazione raccolta dagli agenti, la Procura di Ragusa ha citato tutti i tifosi gelesi a giudizio direttissimo, come previsto dalla normativa

di Sergio Randazzo -

Il processo direttissimo per ventisei ultras gelesi è stato avviato a seguito degli scontri avvenuti durante la partita Modica-Gela, disputata lo scorso marzo nel campionato di Eccellenza siciliana, girone B.

Gli arresti immediati e il sequestro di armi

Le indagini condotte dal commissariato di Modica portarono, nell’immediato, all’arresto in flagranza di quattro persone: due tifosi del Gela e due del Modica. I primi furono fermati per lancio e possesso di artifizi pirotecnici, mentre ai secondi furono sequestrati bombe carta, una mazza e un coltello.

L’identificazione degli ultras gelesi

Grazie alle immagini della Scientifica, la Polizia riuscì a identificare i tifosi gelesi responsabili del porto abusivo di mazze, fumogeni e bombe carta. Gli agenti sequestrarono il materiale durante il prefiltraggio, impedendo così che l’arsenale venisse introdotto nello stadio “Vincenzo Barone”.

I provvedimenti di Daspo

A seguito degli arresti e delle denunce, il questore ha emesso 26 provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti ultras gelesi. La durata varia da uno a cinque anni, con alcuni tifosi soggetti anche all’obbligo di firma, convalidato dal Gip in considerazione dei precedenti specifici e delle condotte dei singoli.

Il rinvio a giudizio e i precedenti episodi

Sulla base della documentazione raccolta dagli agenti, la Procura di Ragusa ha citato tutti i tifosi gelesi a giudizio direttissimo, come previsto dalla normativa per i reati commessi negli stadi, quando le prove a carico risultano evidenti. Il monitoraggio della Polizia di Stato negli incontri calcistici, avviato già dalla scorsa stagione, aveva già portato alla denuncia di due tifosi ennesi e tre supporter modicani per intemperanze e turbativa dell’ordine pubblico, anch’essi successivamente colpiti da provvedimenti amministrativi di Daspo