Ragusa

Presi gli autori dell’incendio ai danni di un’auto a Ragusa Ibla, sono tre

Dalle primissime ricostruzioni operate dai Carabinieri, attraverso l’ascolto di alcuni testimoni, l’origine delle fiamme risultava essere dolosa

di Sergio Randazzo -

I Carabinieri di Ragusa Ibla hanno arrestato (ai domiciliari), un ragusano e un gelese, entrambi ventisettenni e di un ventiduenne gelese, resisi responsabili di incendio in concorso di un’autovettura.
La vicenda risale al 17 luglio scorso, quando i militari di Ibla erano intervenuti tra le vie della frazione ragusana per l’incendio di un’auto che aveva interessato anche la facciata di un’abitazione. Dalle primissime ricostruzioni operate dai Carabinieri, attraverso l’ascolto di alcuni testimoni, l’origine delle fiamme risultava essere dolosa e di verosimile attribuzione ad un gruppo di ragazzi che erano stati visti nelle vicinanze del luogo del reato.

Le indagini

I militari, grazie alla ricostruzione operata attraverso l’insieme di numerosi filmanti di sorveglianza, sono riusciti ad individuare il ventisettenne ragusano come uno degli autori dell’incendio e ad indentificarlo compiutamente, in quanto persona già nota agli operanti poiché gravata da altri precedenti. Il prosieguo delle operazioni, condotte attraverso le intercettazioni delle comunicazioni del primo indagato, hanno permesso di indentificare nei due gelesi gli altri autori dell’incendio e di ricostruire l’intera vicenda: tutto era nato a causa numerosi dissidi, susseguitisi nel tempo, tra il ragusano (autore del reato) e il proprietario della vettura, che sono culminati proprio la notte del 17 con l’incendio dell’auto attraverso l’utilizzo di liquido infiammabile.

Collaborazione con i colleghi di Vittoria e Gela

L’Autorità Giudiziaria, concordando quindi con le risultanze investigative dei Carabinieri, emetteva l’ordinanza di custodia cautelare che idealmente dava il via libera all’operazione, eseguita dai militari di Ibla, in collaborazione con i colleghi del Reparto Territoriale di Gela e della Compagnia di Vittoria, alle prime luci dell’alba di giovedì. L’attività, infatti, sviluppatasi contemporaneamente a Ragusa, Vittoria e Gela, si concludeva con successo, permettendo di trarre in arresto i tre presunti responsabili e successivamente, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sottoporli agli arresti domiciliari.