Attualità
Porgetto esecutivo approvabile “a pezzi”
Per il Ponte sullo Stretto di Messina
Dopo l’approvazione del decreto Infrastrutture alla Camera e in attesa del via libera definitivo (e politicamente scontato) del Senato sappiamo già che cambieranno le modalità per l’approvazione del progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina. In sostanza e in parole povere si potrà approvare il progetto esecutivo non nella sua interezza ma “per fasi costruttive”, cioè a pezzi. Secondo il decreto Ponte del marzo 2023 la data ultima dell’approvazione del progetto esecutivo era “il 31 luglio 2024”. La nuova legge consente di evitare l’impasse e come spiega l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, “tenuto conto che il Ponte è un insieme di infrastrutture diverse (le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, 40 km di raccordi stradali e ferroviari, funzionali e utili fin da subito alla popolazione), si potrà procedere con la progettazione esecutiva per fasi, in relazione a ciascuna tipologia di infrastruttura, per ottimizzare la costruzione e contenere tempi e costi”. Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, contesta il decreto perché, dice, “un ponte non può essere approvato per stralci funzionali perché è un’opera indivisibile”. La sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, difende le misure come “indispensabili per rispettare il cronoprogramma e per garantire indennità aggiuntive a chi sarà costretto a lasciare la propria abitazione dopo che la procedura per gli espropri si è conclusa”.