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Policlinico, concorso per soli maschi, l’azienda risponde

Ha fatto subito storcere il naso l’avviso pubblicato dal Policlinico di Messina per coprire un posto come ricercatore aggiunto under 40, e che tra i requisiti specifici presentava il genere maschile. Dall’azienda ospedaliera fanno sapere che si tratta di un refuso e che il bando verrà rettificato, mentre Unime spiega che la procedura non riguarda l’Ateneo

di tcf -

Un professionista con il ruolo di ricercatore aggiunto under 40, ma che tra i requisiti specifici richiede il genere maschile. Questo il “caso” scoppiato al Policlinico di Messina e che ha rapidamente scatenato una tempesta sui social. Un’offerta di lavoro dalla durata di 12 mesi «eventualmente prorogabile fino alla scadenza del progetto», per un costo di 40.000 euro lordi; che però era riservata soltanto agli uomini.

L’azienda ospedaliera ha subito cercato di correre ai ripari, spiegando che si trattasse di un refuso e facendo alcune doverose precisazioni. Il bando rientra infatti tra quelli del PNRR, una tipologia che prevede la possibilità di favorire una figura professionale piuttosto che un’altra laddove nell’organico vi sia una netta prevalenza di un genere rispetto all’altro. Un criterio utilizzato per favorire la parità di genere, ma che – secondo quanto sostenuto dal Policlinico – non rientra in questo caso specifico. Già ieri è stata adottata la delibera per rettificare il bando in linea con la vigente normativa e riaprire i termini. Intanto l’Università di Messina prende le distanze, spiegando che la procedura concorsuale finita nell’occhio del ciclone “riguarda esclusivamente l’Azienda Policlinico”.

“L’ Ateneo – si legge in una nota- non ha alcuna competenza sulla procedura stessa, che non attiene alla selezione di figure di ricercatori universitari”.