Attualità

Polemiche stabilizzazioni Social City

Per 147 dipendenti stabilizzati che hanno brindato al traguardo raggiunto, ce ne sono alcuni rimasti fuori

di tcf -

Se il 2024 si era chiuso con la gioia per la stabilizzazione di 147 dipendenti alla Messina social City, il 2025 si è aperto con la polemica perché alcune unità in forza alla più grande partecipata comunale continueranno a vivere nel precariato. Dal 2019 sono stati assorbiti dalla Messina Social city 493 dipendenti, a cui si sono aggiunti 159 lavoratori stabilizzati nel 2022. E in ultimo sono arrivate il 31 dicembre 2024 le stabilizzazioni per altri 147 dipendenti.

L’organico della partecipata guidata dalla presidente Valeria Asquini conta un totale di 799 risorse umane a tempo indeterminato, impegnate nelle politiche sociali. Tra di loro però non sono rientrate solo alcune unità di personale che continuano quindi a vivere nel precariato. A chiedere spiegazioni è stata la segretaria della Fiadel, Clara Crocè. Aveva chiesto un incontro per avere spiegazioni sulla mancata stabilizzazione di alcune unità lavorative, ma come ha scritto sui social «siamo stati lasciati fuori dalla porta dalla presidente e non è la prima volta – scrive Clara Crocè –, forse la presidente senza l’aiuto di esperti e consulenti non regge il confronto e non sa spiegare i criteri che giustificano il perché alcuni operatori siano stati stoppati ed altri mai fermati. Abbiamo provato molto imbarazzo per le dichiarazioni rese della presidente e dell’assessora Alessandra Calafiore, in merito alla stabilizzazione dei lavoratori» ha concluso.

Intanto la Asquini smentisce, sottolineando che gli incontri con i sindacati sono stati proficui e non era stata fissata una data per il dibattito con la Fiadel. La numero 1 della Social City, inoltre, ribadisce che la partecipata ha adoperato il piano di stabilizzazioni avviato ad agosto nell’assoluta legittimità, comprendendo la delusione di quanti sono rimasti fuori dopo le ultime assunzioni a tempo indeterminato.