Attualità
Pedopornografia, rapporto Polizia 2024
L'associazione Meter di Don Fortunato Di Noto manifesta plauso per il lavoro svolto dalle autorità duran te lo scorso anno
Diffuso il report 2024 della Polizia Postale Italiana. Don Fortunato Di Noto dell’associazione Meter, da anni impegnato nell’azione di contrasto al triste fenomeno, manifesta un plauso per l’ottimo lavoro svolto durante il 2024 e conferma il suo impegno contro uno dei fenomeni più abietti: la pedopornografia online. “Non dimentichiamo mai- ricorda Don Fortunato-che le vittime sono reali, già abusate, ferite nella propria intimità e vendute nel traffico pedocriminale. Ogni azione di contrasto rappresenta una battaglia per la dignità dei più vulnerabili”. Meter evidenzia i risultati significativi riportati nel Report 2024 della Polizia Postale, che testimoniano un’importante intensificazione nella lotta al fenomeno.
“Nel 2024 – così riporta il Report – l’attenzione della Polizia postale per la sicurezza cibernetica, si è stata rivolta anche e soprattutto al potenziamento del monitoraggio dei siti web che diffondono materiale Csam, child sexual abuse material. Attraverso l’Area Operativa Black List del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, Cncpo, si è arrivati alla sorveglianza di 42.031 siti web, il 47% in più rispetto al 2023, e all’inserimento di 2.775 di questi, nella cosiddetta Black List. Questa attività ha rappresentato un passo significativo nella lotta contro la diffusione di contenuti illeciti online. Sono 144 le persone arrestate, +33%, oltre mille quelle denunciate, -8%, e un migliaio le perquisizioni fatte. Nel dettaglio, i casi di adescamento online di minori sono cresciuti complessivamente del 5%: la fascia d’età 0-9 anni ha visto una diminuzione del 19% dei casi, mentre quella 14-16 anni ha registrato un incremento del 22%, segno di una crescente vulnerabilità. I casi di revenge porn, ovvero la diffusione non autorizzata di immagini o video intimi, sempre con riferimento a vittime minorenni, hanno registrato un incremento del 45%, da 29 a 42, più alto per la fascia d’età 10-13 anni, l’83%.” «Il Report – aggiunge Don Di Noto – dimostra non solo la gravità del fenomeno, ma anche i successi ottenuti dalle autorità nel contrastarlo. Ogni dato rappresenta vite salvate e un passo avanti nella protezione dei minori. Tuttavia, ciò che emerge chiaramente è la necessità di un intervento tempestivo e strutturato per arginare una piaga che continua a crescere e a evolversi in maniera sempre più atroce”.