Attualità
‘Paziente scassamaroni’, al via inchiesta della commissione
Finirà con un provvedimento disciplinare la vicenda di un paziente definito "scassamaroni" da un medico dell'ospedale Di Maria di Avola. La definizione compare, nero su bianco, sul foglio di dimissioni del paziente che si era recato al pronto soccorso per forti dolori addominali. L'Asp 8 ha avviato un'indagine interna; anche l'ordine dei medici di Siracusa interviene
Per quanto i ritmi dei medici siciliani che lavorano nel pubblico sappiamo siano frenetici, soprattutto quelli in servizio nei pronto soccorso e per quanto alcuni pazienti, sappiamo, possano far perdere la pazienza, è professionale scrivere su un foglio di dimissioni: “esame obiettivo: dimesso paziente ‘scassamaroni’ giunge in PS per agitazione psicomotoria”? Non saremo noi a rispondere, ma una commissione interna dell’ASP 8 di Siracusa che deciderà intanto l’entità del provvedimento disciplinare nei confronti del medico che ha definito così un paziente che si era recato al pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola. E’ il quotidiano La Sicilia a raccontare quanto successo qualche giorno fa; le conseguenze sono di queste ultime ore. Un paziente è entrato in ospedale accusando dolori gastrici e, dopo essere stato sottoposto a terapia, è stato dimesso, con l’epiteto scassamaroni accanto al suo nome. L’uomo si era recato al pronto soccorso in preda a forti dolori addominali e vomito che gli avevano procurato un evidente stato di agitazione. Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ha subito avviato un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Avola chiedendo chiarimenti per l’ assurda condotta e scusandosi con il paziente. Arriva anche il commento del presidente dell’ordine dei medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, che definisce un fatto grave e ingiustificabile, il comportamento del dirigente del pronto soccorso del Di Maria. “Trattandosi di una palese violazione del codice deontologico, anche l’Ordine avvierà il proprio procedimento disciplinare, non appena acquisiti formalmente gli atti, spiega Madeddu”. Preferisce non intervenire, invece, il dottor Dario Chiaramida, direttore del Pronto soccorso di Avola; il procedimento sarà portato avanti da una commissione composta dal direttore dell’unità operativa, dal direttore sanitario del presidio e dal direttore della gestione risorse umane. La commissione acquisirà gli atti e sentirà le parti in causa e poi deciderà il provvedimento disciplinare. Il medico al momento non è sospeso dal servizio.