Catania

Paziente morì per un’infezione, ospedale condannato per danni

La consulenza tecnica d'ufficio ha indicato che la morte è da attribuire a uno shock settico

di Sergio Randazzo -

Il Tribunale di Catania ha emesso una condanna contro il Policlinico-Vittorio Emanuele, ordinando il pagamento di oltre 600.000 euro di risarcimento danni al marito e ai due figli di una donna deceduta nel 2014 a 60 anni, dopo tre mesi di agonia.

L’azienda ospedaliera è stata riconosciuta colpevole

L’azienda ospedaliera è stata riconosciuta colpevole di aver causato l’infezione che ha portato al decesso della paziente. Il procedimento legale è stato avviato dai familiari con l’assistenza degli avvocati Dario Seminara e Lisa Gagliano, dello studio Seminara&Associati. Secondo il Tribunale, “a seguito dell’inadempimento dell’Azienda, e dei sanitari in servizio presso la stessa, la paziente ha subito una gravissima infezione che l’ha portata alla morte”. La consulenza tecnica d’ufficio ha indicato che la morte è da attribuire a uno shock settico derivante da un’infezione nosocomiale durante la degenza all’ospedale Ove-Ferrarotto di Catania.

L’Azienda ospedaliera è stata condannata

Il giudice ha sottolineato che se la paziente fosse stata ricoverata e assistita in una struttura sanitaria pulita, avrebbe solo affrontato i rischi legati alla sua cardiopatia e all’intervento di cardiochirurgia, evitando così l’infezione nosocomiale che ha contribuito in modo decisivo al decesso. L’Azienda ospedaliera è stata condannata al pagamento di 75.050 euro ai tre familiari come risarcimento danni iure hereditas, oltre a un risarcimento danni iure proprio di 201.900 euro al marito, 161.250 euro al figlio e 168.250 euro alla figlia della paziente deceduta. La sentenza di primo grado potrebbe essere oggetto di ricorso in Appello.