Palermo
Passante ferroviario, Regione convoca tavolo tecnico
Il cantiere bloccato a causa di infiltrazioni d’acqua e chi ha perso la casa adesso chiede certezze sui tempi dei lavori. La Regione convoca RFI e tutti i protagonisti della vicenda
La Regione siciliana e il Comune di Palermo scendono in campo per mettere fine alla surreale vicenda del Passante Ferroviario di Palermo. Il cantiere è bloccato da anni in vicolo Bernava, a causa di un “imprevisto geologico” che ha già portato a cinque varianti progettuali. L’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Aricò, e il consigliere comunale Antonio Rini, hanno fatto oggi un sopralluogo sul cantiere. Era chiuso, con i cancelli sbarrati. Aricò ha incontrato una delegazione degli abitanti della zona ed alla fine dell’incontro ha annunciato la convocazione di un tavolo tecnico.
Della storia del passante ferroviario ce ne siamo occupati in una recente puntata del programma Sicilia. I lavori sono bloccati per una galleria che dovrebbe collegare due stazioni del centro di Palermo.L’opera non si riesce a concludere a causa delle infiltrazioni d’acqua.
Per la costruzione del passante in vicolo Bernava sono state sgomberate una 70na di famiglia. Molte case sono state già abbattute e c’è chi, da oltre 12 anni, ancora aspetta una risposta da RFI per sapere se potrà tornare a casa o dovrà immaginare il suo futuro altrove. La proposta delle quasi venti famiglie che sono bloccate dai lavori è semplice: come ha già fatto in passato, Rfi acquisti quegli appartamenti di cui non si conosce ancora il destino e liberi così le famiglie da una situazione di incertezza che si protrae da troppo tempo.
Aricò ha ricordato quanto sia importante quell’opera per la mobilità integrata a Palermo ma anche sottolineato come sia necessario garantire quelle famiglie appese a una decennale incertezza.
“La settimana prossima convocheremo il tavolo tecnico in Assessorato con tutti gli attori di questo progetto che è e resta un’opera fondamentale e strategica. Ma è chiaro che bisogna capire come risolvere la situazione di chi è rimasto fuori da casa e comprendere se sia necessario e giusto procedere con un sistema di indennizzi”, sono le parole di Aricò.
Il passante s’è fermato in vicolo Bernava. In quella strada – a pochi passi dal Tribunale di Palermo – si deve realizzare una galleria sotterranea. Ma appena si inizia a scavare si scopre un fiume di acqua e fango. Più si scava, più acqua viene fuori. Il caso viene derubricato a “imprevisto geologico”. Per tentare di andare avanti e completare l’opera si passa di variante in variante, aumentano i costi. Siamo giunti alla quinta variante progettuale, ma l’acqua che sgorga dal sottosuolo ha ancora e sempre il sopravvento.
Una settantina di famiglie hanno perso la casa. Una ventina sono ancora in attesa di conoscere il loro destino, dopo che alcuni palazzi sono stati già abbattuti per dare spazio al cantieri. Alcune palazzine sono pericolanti e RFI da anni paga l’affitto agli “sgomberati”. Manca però la soluzione definitiva per quelle famiglie. Intanto il cantiere è fermo. Non si scava più da mesi. Adesso l’intervento della Regione punta a sbloccare sia l’iter dei lavori, sia il dramma che stanno vivendo una ventina di famiglie, rimaste intrappolate da quel cantiere.