Cronaca

Operaio muore schiacciato da un macchinario a Siracusa

Era un operaio metalmeccanico

di Sergio Randazzo -

Un operaio è morto dopo essere rimasto schiacciato da una macchina da lavoro.

La tragedia in contrada Targia

È accaduto in un’azienda metalmeccanica di contrada Targia, all’ingresso nord di Siracusa. La Procura ha aperto un’inchiesta. Gli investigatori hanno interrogato i compagni di lavoro della vittima per accertare eventualità responsabilità. Soltanto l’altro ieri un operaio di 48 anni era morto a Palermo mentre lavorava alla manutenzione di un autocompattatore.

Aveva solo 31 anni

Si chiamava Luca Di Noto, 31 anni, l’operaio morto in un’azienda metalmeccanica di contrada Targia, all’ingresso nord di Siracusa. Secondo una prima ricostruzione l’uomo era impegnato in un’attività di movimentazione con un carroponte di alcuni pilastri in ferro, quando per cause ancora da accertare sarebbe rimasto schiacciato. L’operaio lavora per l’azienda Iteco di Floridia che a quanto sembra dovendo affrontare alcuni importanti lavori di metalmeccanica stava utilizzando un’officina alla Targia di un’altra azienda. Sul posto la polizia e il personale dello Spresal e del Nictas per i rilievi e accertare cosa sia accaduto. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta.

La posizione della Uil

“Siamo certi che magistratura e forze dell’ordine accerteranno sino in fondo quali sono le cause dell’incidente mortale verificatosi oggi a Siracusa. Noi chiediamo che anche le istituzioni politiche facciano la propria parte e non qualche misura-spot. Intanto, piangiamo questa nuova vittima del lavoro e ci stringiamo ai suoi familiari, cui assicuriamo sin d’ora massimo sostegno sindacale e legale”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Dedichiamo all’operaio trentunenne di Floridia deceduto stamane in contrada Targia, al quarantottenne morto appena due giorni fa a Palermo e agli altri caduti del lavoro le nostre giornate di mobilitazione che la Uil insieme con Cgil e Cisl sta promuovendo in tutta Italia per chiedere al Governo, tra l’altro, interventi concreti per la prevenzione e la sicurezza nei cantieri, nelle fabbriche, nei campi. Rivendichiamo stessa attenzione al sistema delle imprese, per questo siamo accanto alla Uilm siracusana e al suo segretario Giorgio Miozzi che in queste ore ha ribadito agli esponenti di Finmeccanica la necessità della firma di un contratto integrativo nel quale sia prioritaria la tutela della salute e della vita dei lavoratori”.


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