Cronaca
Omicidio via Cesare Battisti, convalidato il fermo
Raccapricciante la scena del delitto
Ore di interrogatorio. Poi convalida del fermo e, in serata, il trasferimento al Carcere di Gazzi. Finisce in cella Giosuè Fogliani, il 26enne accusato di aver ucciso la madre a coltellate, nella tarda mattinata di ieri nel suo appartamento in via Cesare Battisti, 272.
Una giornata come tante. Caterina Pappalardo, 62 anni, incontra le amiche ad un funerale. Poi, come spesso faceva, va a trovare il figlio in quello che era stato anche il suo appartamento in pieno centro, prima che il marito morisse e che lei decidesse di trasferirsi in una casa in affitto a Mili. Poi le urla, concitate, disperate. Più del solito, tanto da spingere i vicini a chiamare la polizia. Poi il silenzio. Tetro. Angosciante. E una tragedia che si consuma a un passo dalla porta di casa. Caterina Pappalardo è morta. Sopraffatta dalla furia omicida del figlio Giosuè. Quel figlio che tanto amava e che, secondo le testimonianze di chi la conosceva, accudiva con costanza. Raccapricciante la scena che si è presentata davanti agli inquirenti.
Decine le coltellate inferte sul corpo della donna, pare prima resa innocua con uno spray al peperoncino. La casa imbrattata di sangue in più punti. E un movente ancora da comprendere. Giosuè Fogliani, viene trasportato in questura dove viene ascoltato per ore, prima della convalida del fermo. Ore durano i rilievi della scientifica all’interno dell’appartamento, posto sotto sequestro. Oggi probabilmente l’autopsia sul corpo della donna. Mentre restano ancora tanti i punti da chiarire. In primis i rapporti tra il giovane e la madre e la presenza della bomboletta di spray al peperoncino sequestrata dagli inquirenti.