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Omicidio Bacchi, per la famiglia è doloso

Una manifestazione pacifica a Palermo per chiedere la modifica del capo d’accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio doloso

di piero messina per sicilia on demand -

“Poteva essere mio figlio”, è questo lo striscione esposto davanti al Tribunale di Palermo dove si sono riuniti gli amici e i parenti di Francesco Bacchi, il ragazzo pestato a morte lo scorso 14 gennaio davanti alla discoteca Medusa di Balestrate.

La manifestazione pacifica ha un motivo preciso, si chiede che nei confronti dei presunti responsabili venga cambiato il capo d’accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio doloso. La tesi, dunque, è che Francesco sia stato ucciso volontariamente.

E’ la ricostruzione dei fatti a far propendere amici e parenti di Bacchi per questa tesi.

Bacchi si trovava con il suo gruppo di amici all’interno del locale Medusa a Balestrate. Improvvisamente scoppia una rissa che in pochi minuti degenera coinvolgendo una decina di persone. La zuffa prosegue fuori dalla discoteca, dove Bacchi viene preso di mira da Andrea Cangemi e da un minorenne, con una serie di calci violenti alla testa e al torace. Bacchi cade a terra esanime, mentre il 118 accorre sul posto trovandolo già in condizioni disperate. Trasportato d’urgenza in ospedale, Francesco morirà poco dopo il ricovero per le gravi lesioni riportate.

La rissa venne interamente ripresa dalle telecamere presenti nella zona. Proprio i filmati si sono rivelati fondamentali per ricostruire l’intera dinamica dei fatti e per identificare gli autori materiali dell’omicidio del giovane.