Siracusa

Omicidio a Lentini: arrestati tre uomini per l’assassinio di Sebastiano Palermo VIDEO

La notte del 18 febbraio 2024, tre sicari a volto scoperto hanno sorpreso e ucciso Sebastiano Palermo con tre colpi di pistola

di Sergio Randazzo -

Nella giornata di martedì 5 novembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, hanno arrestato tre uomini di 31, 25 e 23 anni, originari di Lentini e Carlentini (SR). I tre sono gravemente indiziati per l’omicidio del 38enne Sebastiano Palermo, avvenuto lo scorso 18 febbraio a Lentini. Gli arresti sono stati eseguiti in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini.

La dinamica dell’omicidio

La notte del 18 febbraio 2024, tre sicari a volto scoperto hanno sorpreso e ucciso Sebastiano Palermo con tre colpi di pistola a distanza ravvicinata all’interno della sua abitazione nel centro storico di Lentini, per poi allontanarsi a bordo di una BMW X6, ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Dalle immagini delle telecamere e dai rilievi della Sezione Investigazioni Scientifiche di Catania è emerso che la vittima, senza prendere precauzioni, aveva aperto il portoncino agli aggressori, circostanza che suggerisce una possibile conoscenza pregressa con i suoi assassini.

Indagini e risvolti investigativi

Le investigazioni condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa hanno incluso intercettazioni, analisi dei tabulati telefonici, testimonianze e visione dei filmati di videosorveglianza, permettendo di ricostruire la dinamica del delitto, identificare i sospettati e risalire al presunto movente di natura economica. I rilievi balistici e le analisi tecniche dei Carabinieri del RIS di Messina hanno rilevato residui di polvere da sparo sull’auto utilizzata, un SUV di grosse dimensioni preso a noleggio per l’occasione, confermando le ipotesi investigative.

Situazione dei sospettati

A uno dei tre indagati, il 31enne, la misura cautelare è stata notificata direttamente in carcere, dove già si trovava per precedenti reati contro la persona e legati agli stupefacenti.