Cronaca

Notte d’inferno nel Palermitano, ingenti danni

Oltre 40 gli interventi portati a termine a partire dalle 20 di giovedì per incendi di vegetazione e sterpaglie che hanno interessato tutto il territorio provinciale

di Sergio Randazzo -

Quella appena trascorsa è stata una notte impegnativa per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Palermo. Oltre quaranta gli interventi portati a termine a partire dalle 20 di giovedì per incendi di vegetazione e sterpaglie che hanno interessato tutto il territorio provinciale.

L’intero dispositivo di soccorso presente al Comando è stato impegnato per fronteggiare l’emergenza causata dalle temperature elevate e dallo scirocco. È stato inoltre richiesto il supporto di una squadra aggiuntiva proveniente dal distaccamento di Piazza Armerina (Enna). Vigili del fuoco impegnati soprattutto nel quartiere Brancaccio del capoluogo: quattro le squadre in campo per tutta la notte nelle vie Fichidindia e San Ciro per un incendio di sterpaglie e di un agrumeto vicino ad alcune abitazioni. I residenti della zona per precauzione sono scesi in strada e ci sono volute diverse ore prima di riportare la situazione alla normalità.

Al momento sono in corso interventi in diverse zone del Palermitano: Altofonte, Gratteri, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. Dalle prime luci sono stati impiegati anche tre Canadair su Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina. L’incendio è partito dalle montagne attorno a Gibilmanna e si è esteso in una zona già devastata dagli incendi di questa estate. Un Canadair inviato nella mattinata ha dovuto interrompere le operazioni a causa del vento forte.

Il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, ha espresso “vicinanza” alla comunità. “Sono vicino alla comunità di Gratteri per l’ingente danno ambientale subito – ha detto il vescovo al sindaco di Gratteri Giuseppe Muffoletto e al parroco don Nicola Crapa nel suo messaggio di vicinanza – Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile. Occorre organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia”.