Agrigento

Naufragio nel Canale di Sicilia: riprese le ricerche di 40 dispersi

Le vittime sono state trasferite alla camera mortuaria

di Sergio Randazzo -

Sono riprese questa mattina le ricerche di una quarantina di dispersi nel Canale di Sicilia, al largo delle coste tunisine, dopo l’ultimo naufragio avvenuto in acque internazionali. Ieri pomeriggio le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno sbarcato a Lampedusa dieci superstiti e recuperato sei cadaveri al largo dell’isolotto di Lampione. I naufraghi, sei uomini e quattro donne, si trovavano su un gommone semi affondato.

La dinamica della tragedia

Secondo il racconto dei sopravvissuti, il gruppo era partito domenica notte da Sfax, in Tunisia, con un gommone carico di 56 persone. Durante la traversata, il mare agitato avrebbe fatto cadere molti migranti in acqua. Il natante, proseguendo la sua rotta, è stato intercettato ieri pomeriggio, ormai semi affondato, nei pressi di Lampione. Oggi i superstiti verranno ascoltati dalla polizia per ricostruire con maggiore precisione le dinamiche dell’incidente.

Il recupero dei corpi e la situazione nell’hotspot

Le sei vittime, tutti uomini, sono state trasferite nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana per l’ispezione cadaverica. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato le motovedette Cp324 della Capitaneria di Porto e V1302 della Guardia di Finanza. Due naufraghi inizialmente portati al Poliambulatorio per accertamenti sono stati successivamente trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola, dove attualmente si trovano 230 migranti.

Nuovi sbarchi a Lampedusa

Dopo il salvataggio dei dieci naufraghi, altri 40 migranti – tra cui nove donne e due minori – sono sbarcati a Lampedusa. Si tratta di persone di nazionalità ivoriana, senegalese, guineana e malese, partite anch’esse da Sfax a bordo di un barchino metallico di otto metri. Ieri, l’isola ha registrato complessivamente cinque sbarchi, con un totale di 213 migranti arrivati sulle sue coste.

Il ritorno delle partenze dalla Tunisia

Da diverse settimane non venivano segnalati natanti in arrivo dalla Tunisia: finora, i migranti giunti a Lampedusa avevano riferito di essere partiti dalla Libia. Il nuovo flusso potrebbe indicare una ripresa delle partenze dalle coste tunisine, ponendo nuove sfide per i soccorsi nel Mediterraneo.