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Morti su lavoro: strage continua da fermare
"I dati Inail ci consegnano una situazione drammatica", lo ha detto il segretario confederale della CGIL Sicilia
“I dati Inail ci consegnano una situazione drammatica, con l’aumento consistente nei primi sette mesi dell’anno dei morti sul lavoro, 50 i decessi registrati, e degli infortuni. E’ evidente che occorre rafforzare le azioni per la prevenzione, ma il governo regionale continua a non raccogliere il grido d’allarme del sindacato, che ha tenuto alta l’attenzione costantemente sul problema, ed è inadempiente anche rispetto agli impegni presi”. Lo dice Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia, commentando i dati diffusi ieri dall’Inail alla vigilia della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, che si celebra oggi. “Servono più ispettori del lavoro, per battere a tappeto le aziende – sottolinea Lucchesi – e ci chiediamo di fronte a numeri così drammatici cosa si aspetti a bandire in concorsi. Chiediamo di attivare subito l’osservatorio e di convocare il tavolo permanente su salute e sicurezza per valutare le iniziative da intraprendere, atteso per settembre, ma di cui non si ha notizia. L’attenzione sul problema – conclude Lucchesi – non può essere episodica o emozionale, perché è evidente che siamo di fronte a una strage continua che occorre fermare”.