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Ministro Urso: “Decisivo Gip per fermare stop depuratore”

Depuratore Priolo, oggi era stato convocato un tavolo di confronto al Mimit a Roma alla presenza del ministro Urso. E' stata accolta la proposta della Regione di instituire una task force per affrontare in modo strutturato la questione .

di Chiara Scucces -

Tavolo di confronto, oggi, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere il futuro dell’area industriale di Priolo Gargallo ed in particolare del depuratore IAS. A presiederlo il Ministro Adolfo Urso, consapevole del lavoro fatto dal governo e dalla Regione Siciliana per salvaguardare il distretto chimico di Priolo;  allo stato attuale solo il Gip di Siracusa, alla luce di nuove evidenze sulle emissioni che oggi risultano in netto miglioramento, può arrestare il processo di chiusura del depuratore. Per giungere a un nuovo pronunciamento dell’autorità giudiziaria, è stata costituita una task force tecnica, tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Siciliana, che raccoglierà e analizzerà gli aggiornamenti sulle emissioni del depuratore. A Roma è volato pure il presidente della Regione, Renato Schifani che si è detto soddisfatto dell’istituzione di un tavolo tecnico-giuridico che affronterà in modo strutturato la questione delle emissioni nell’area industriale di Priolo. “La Regione segue con la massima attenzione questa vicenda, con il duplice obiettivo di salvaguardare la continuità del polo industriale e garantire il rispetto delle normative ambientali”, dice Schifani. La chiusura del depuratore comprometterebbe le attività di importanti aziende chimiche, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e azzerando un’intera filiera industriale sul territorio siciliano. Oggi si è discusso solo di Ias, ma sono già stati fissati ulteriori tavoli di confronto per il 3 e il 5 dicembre, dedicati rispettivamente al piano industriale di Eni Versalis e alla strategia complessiva per l’industria chimica italiana.