Ragusa
Milazzo, Modica e Vittoria pronte a scrivere la storia
I giochi sono ancora aperti
Due settimane di pausa. Un tempo che può sembrare infinito quando in gioco c’è un sogno. Il campionato di Eccellenza, girone B, si prepara a vivere la sua giornata finale: sabato 27 aprile sarà il giorno della verità per Milazzo, Modica e Vittoria, le tre grandi protagoniste di una stagione vibrante, combattuta e a tratti emozionante. L’ultima giornata sarà un crocevia di destini, speranze e calcoli, ma soprattutto di cuore. Un cuore che batterà forte su tre campi diversi, da una parte all’altra della Sicilia, uniti da una tensione che solo il calcio sa regalare. In vetta c’è il Milazzo, forte dei suoi punti ma consapevole che a Santa Teresa di Riva troverà un avversario affamato. Dietro, a tallonarlo, c’è il Modica, impegnato in trasferta a Rosmarino e subito dopo il Vittoria, pronto a chiudere la stagione davanti al proprio pubblico contro l’Atletico Catania.
Se il Milazzo dovesse vincere, il sipario calerebbe in gloria per i mamertini. Se invece il Milazzo dovesse perdere e il Modica vincere, allora sarebbero i rossoblù modicani a salire direttamente in Serie D, con Milazzo e Vittoria ai play-off. Ma c’è anche un’altra possibilità: se Milazzo e Modica dovessero perdere entrambe e il Vittoria riuscisse a fare bottino pieno al “Comunale”, allora sarebbe spareggio promozione tra Milazzo e Vittoria. E tutto può ancora succedere.
In queste due settimane pasquali, le tre squadre avranno modo di recuperare energie, sistemare qualche acciacco e lavorare sugli ultimi dettagli. Ma non è solo una questione tattica: c’è un popolo dietro ognuna di queste maglie, fatto di famiglie, bambini sugli spalti, ultras che non smettono mai di crederci, presidenti, dirigenti, tecnici e volontari che sognano da mesi l’ultima giornata. Il 27 aprile non si giocherà solo una giornata di campionato. Si giocheranno mesi di lavoro, di sacrifici, di fede sportiva. Si giocherà l’orgoglio di una stagione portata avanti tra difficoltà e grandi emozioni. E comunque vada, sarà un giorno che resterà nel cuore di chi ama davvero il calcio, quello vissuto dal basso, quello dei campi ricchi di passione e degli abbracci sinceri.